martedì 25 settembre 2012

Terracina, raccolta rifiuti


CARO SINDACO TROPPO COMODO FARE COME PONZIO PILATO


            Dalla lettura del comunicato del Sindaco di Terracina, sulle vicende che stanno facendo scioperare le maestranze in modo compatto e deciso a oltranza contro l’arroganza del padrone delle ferriere, voglio far presente il mio punto di vista.

            Innanzitutto la responsabilità di quanto sta avvenendo è solo ed esclusivamente in capo all’amministrazione da lui presieduta ed ad egli stesso.

            Primo perché da quando è stato conferito l’appalto alla Servizi Industriali il Sindaco ha dato ampiamente e ripetutamente prova di svolgere il ruolo di ruota di scorta dell’azienda a partire dalla vicenda della mobilità.

            Quando mai, MI DIMOSTRI IL SINDACO UN SOLO PRECEDENTE, un Sindaco nell’emettere un’ordinanza di assegnazione di un appalto, obbliga l’azienda che deve assumere a prendere i dipendenti dalle liste di mobilità.

            Chi non ricorda le risate strafottenti del Sindaco quando sia in sede di Consiglio Comunale sia in sede di concertazione alla presenza dei capi gruppo consiliari, sindacati ed azienda sfidava chiunque a portargli un avvocato che gli dimostrasse che l’azienda non aveva diritto alla mobilità, e questo nonostante che il parere dell’avvocatura comunale gli desse torto. Tanto da andare anche in assemblea con i dipendenti a cercare, vanamente, di convincerli della bontà della sua proposta.

                                               COME E’ ANDATA A FINIRE?

            E’ andata a finire che con decisione dell’INPS di Latina del 7 Maggio e successivamente della Direzione Centrale Entrate dell’INPS i benefici della mobilità sono stati negati all’azienda la quale a riprova di quanto sopra, ha chiesto per i mesi di Gennaio, Febbraio e Marzo la rateizzazione dei mancati versamenti per detti mesi.

            C’è da rilevare che unitamente a tale problema le organizzazioni sindacali hanno sollevato sin da subito le scarse condizioni di sicurezza in cui erano costretti a lavorare. La mancanza di idonei indumenti di lavoro e prevenzione (ad esempio i guanti), nonché inidoneità strutturale dell’ambiente di lavoro, non funzionavano persino le docce, oltre che la cronica mancanza di acqua potabile, ripeto, acqua potabile. SI LAVORAVA SENZA AVERE LA POSSIBILITA’ DI POTER BERE. Tanto è che in uno degli ultimi accordi sindacali vi è previsto l’impegno dell’azienda a fornire l’acqua ai dipendenti, impegno mai mantenuto.

            Sui diritti sindacali, c’è di che vergognarsi ancora, rappresentanti sindacali che venivano maltrattati e bistrattati, oltre che minacciati, tanto che uno di essi durante l’orario di lavoro dopo un alterco con il titolare ebbe un malore e fu necessario l’intervento dell’ambulanza. Come si vede l’inveire contro i dipendenti è una costante di questa azienda, per non parlare della trattenuta sulla busta paga dei rappresentanti sindacali di oltre trecento Euro perché avevano la colpa di aver impedito all’azienda di poter usufruire della mobilità.

            L’aver fatto fare a tale azienda il bello e cattivo tempo nel non rispetto del contratto, vedi la mancata pulizia delle caditoie, la mancata disinfestazione dei cassonetti, l’insufficiente numero di cassonetti per la raccolta dei rifiuti, la mancata pulizia delle strade con la macchina automatica ecc.
           
Aver spalleggiato sempre e comunque un’azienda dal siffatto modo di fare comporta implicitamente una grave responsabilità politica per il nostro Sindaco, il quale, oggi non se la può cavare con uno striminzito comunicato dove minaccia di assumere provvedimenti nei confronti dell’azienda che poi non assumerà.

Le affermazioni di circostanza “resto basito” ma cosa c’è da rimanere basito, dopo nove mesi di conflittualità perenne, in cui durante l’ultimo sciopero di circa un mese fa il vice sindaco Corradini ha assunto l’impegno di convocare le parti ed i lavoratori con il sindacato, dietro tale impegno hanno sospeso le agitazioni e tale INCONTRO L’AMMINISTRAZIONE4 COMUNALE NON LO HA MAI CONVOCATO, DI COSA VUOLE RIMANERE BASITO IL SINDACO? DEVE RESTARE BASITO RIFLETTENDO SULLA SUA INCAPACITA’ DI NON ESSERE STATO IN GRADO IN NOVE MESI DI ESSERE PUNTO DI RIFERIOMENTO DEL SINDACATO E DEI LAVORATORI PER UN RUOLO DI SUPER PARTER MAI SVOLTO CON AUTOREVOLEZZA E COMPETENZA.

                                               Il Consigliere Comunale
                                               Vittoriuo Marzullo

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