mercoledì 29 agosto 2012

Cannabis contro la crisi


Agricoltore 35enne arrestato dalla Finanza: sono in difficoltà economiche
«ERA un modo per superare le difficoltà economiche, insomma si sa che c’è
la crisi». Davanti ai finanzieri non è rimasto in silenzio, ha tirato fuori le
sue ragioni il giovane
agricoltore che, al posto
del granturco, aveva piantato la marijuana. E’ stato
scoperto, ma non si è
scomposto. Quasi fosse
l’unica alternativa per far
fronte alle contingenze
economiche piuttosto negative. Ma lui, Andrea G.,
35enne di Borgo Faiti, in
carcere c’è finito all’istan -
te perché quando la Guardia di Finanza si è ritrovata di fronte ad un latifondo
di mille metri quadrati
con 200 piante alte due
metri; i dubbi a quel punto
si sono dissolti di colpo.
Altro che pannocchie. E
così sono scattate le manette ai polsi del giovane
agricoltore sul quale adesso pesa l’accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti. Doveva aver puntato molto sul profitto
illecito di quella piantagione, nascosta tra le fila
di fusti e mais. E inizialmente dovrà esser sembrato proprio così: un
semplice appezzamento
di granturco. Ma c’er a
dell’altro e, a conti fatti, i
600 chili di
piante avrebbero fruttato
sul mercato
almeno mezzo milione di
euro. Questa
la stima dei
f i n   a   n z   i   e r   i
c h e   h a n n o
p   r   o v   v e   d   u   t   o
al sequestro.
U n ’ o p  e  r  az i o n e   c o nd o t t a   d a l l e
fiamme gialle di Terracina, coordinat e   d a l   c om a n d a n t e
pr  ovin  c i a l   e ,
c o l o n n e l l o
Paolo Kalenda e, a seguito della quale, la Procura
ha disposto il prelievo di
alcuni campioni inviati
nei laboratori per le analisi chimiche che serviranno a risalire al principio
attivo «Thc» contenuto
nelle foglie Solo dopo,
l’autorità giudiziaria potrà
provvedere, quindi, alla
distruzione della coltivazione. Il blitz è scattato la
scorsa mattina e, per evitare l’eventuale fuga del
proprietario del fondo, i
finanzieri sono entrati in
azione con l’ausilio di un
elicottero della sezione
aerea della Guardia di Finanza di Pratica di Mare,
proprio per sorvolare la
zona e concludere l’attivi -
tà contemporaneamente
ad un ampio monitoraggio. «Le indagini delle fiamme
gialle- tengono a
precisare dal comando di Terracina- proseguiranno
per verificare se
l’avventato agricoltore abbia fatto
tutto da solo o se lo
stesso sia solo una
pedina di una più
vasta organizzazione criminale che
avrebbe commissionato la coltivazione illecita e curato le fasi success ive   a l   r a c col to
dell’erba fino allo
spaccio e per raggiungere i consumatori finali». Non
è da escludere, infatti, che il sequestro possa essere
collegato anche a
recenti dinamiche
ed eventuali infiltrazioni della criminalità organizz a t a  ne l l ’ a  mb  i t  o
dello spaccio di
droga. Movimenti dai
quali potrebbero emergere anche nuovi assetti nel
tessuto pontino.
Flavia Masi

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