mercoledì 29 agosto 2012

Una provincia, due scali


Anche Frosinone ambisce allo scalo civile, ed ha un progetto da spendere
Una provincia, due scali
La guerra tra i due territori non avrà una «tregua con le ali»
ECCO un inatteso banco di prova per testare la
propensione dei ciociari e dei pontini all’unifica -
zione dei territori imposta dalla spending rewiev.
Due capoluoghi pretendono il diritto ad avere uno
scalo aeroportuale civile-commerciale, ma presto
saranno tutti e due parte di una sola provincia: non
resta che discuterne, scegliere la sede più opportuna e cooperare per portare a casa il risultato: uno
scalo aereo nella futura provincia del Lazio sud.
Più facile a dirsi che a farsi. Se qui da noi a Latina
le idee della politica sulla questione aeroporto non
sono troppo chiare, e registriamo fughe in avanti e
dissidenze forti all’interno dello stesso partito di
maggioranza, anche a Frosinone non scherzano. Le
cronache di Ciociaria Oggi riportavano ieri l’astio -
sa polemica che si è innescata tra l’ex Presidente
della provincia Francesco Scalia, sostenitore convinto della necessità di avere uno scalo civile a
Frosinone, e il suo successore, l’attuale Presidente
Antonello Iannarilli, che avrebbe tenuto fermo per
due anni l’iter per la valutazione ambientale
strategica del progetto che aveva già avuto l’okay
della regione.
In terra pontina la musica è più o meno la stessa.
Il presidente dell’amministrazione provinciale Armando Cusani è favorevole a riprendere la volata
sullo scalo commerciale a Latina Scalo, ma il suo
alleato Presidente del Consiglio provinciale, l’Udc
Michele Forte è di avviso diametralmente opposto.
Perfino l’assessore del Pdl Enrico Tiero ha assunto
una posizione divergente rispetto a quella di
Cusani, schierandosi nettamente contro il progetto
di riconversione del Comani. Aggiungiamo la
posizione tiepida dell’assessore regionale al Turismo Zappalà, Pdl anche lui, ed ecco un quadro
sconfortante sul carico di energie che il partito di
maggioranza può spendere sul fronte dell’aeropor -
to. In queste condizioni generali, il banco di prova
per creare un asse Latina-Frosinone sul discorso
dello scalo aeroportuale per la provincia del Lazio
sud può dirsi fallimentare prima di qualsiasi
verifica. In realtà, da una parte e dall’altra, nessuno
crede davvero alla fattibilità del progetto, né a
Frosinone né a Latina. E per una semplice ragione:
i politici locali che frequentano il Parlamento e la
Regione sanno quel che bolle in pentola per
Fiumicino, e preferiscono il basso profilo per
evitare brutte figure quando il ministero tirerà fuori
dal cassetto il Piano nazionale dell’aeroportualià.

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