lunedì 13 agosto 2012

Ambientalisti, giusto le eco-aste


Gli ambientalisti: «Sbagliato mantenere lo status quo»
Eco-aste per le spiagge
Il Wwf: tutela ambientale tra i parametri della Bolkestein
TORNARE indietro non si può,
ma favorire le piccole imprese
locali inserendo nei futuri bandi
la valorizzazione, la promozione e la tutela del territorio - cosa
che può fare solo chi quel territorio lo conosce e lo ama -
questo si può fare. Propone una
Bolkestein versione «eco» il
Wwf, che entra nel merito della
direttiva europea fornendo una
lettura che rifugge i soli parametri economici per l’assegna -
zione delle spiagge e, dossier
alla mano, va controcorrente:
«Non è purtroppo sempre vero
che gli stabilimenti balneari abbiano garantito una corretta tutela ambientale o gestione della
aree loro assegnate - si legge sul
blog dell’associazione Wwf Litorale Pontino, che riprende una
nota nazionale - anzi troppe
volte sono stati protagonisti di
problemi legati ad abusivismi e
comunque a non corrette applicazioni delle concessioni loro
assegnate». Si ricordano alcuni
dati: In dieci anni si è passati da
oltre 5 mila stabilimenti a 12
mila, 900 chilometri di costa
coinvolti, 30 mila aziende e 600
mila operatori. «Per oltre la metà di essi non si può dunque
parlare di imprese storiche o
attività famigliari multigenerazionali», rimarca l’associazio -
ne, che suggerisce di «superare
questa visione introducendo,
nei criteri di assegnazione o di
riassegnazione delle concessioni demaniali degli stabilimenti,
criteri diversi dai soli parametri
economici». E dunque, garanzia delle piccole imprese locali
e assegnazioni «non solo sulla
base della massima offerta del
canone». Altri, imprescindibili
parametri dovranno essere «la
gestione ambientale non solo
delle aree affidate ma anche di
quelle limitrofe su cui può ricadere l’impatto delle attività;
progetti di riqualificazione ambientale o naturalistica; l’ado -
zione di parametri di efficienza
energetica; l’utilizzo di prodotti
a km zero legati al territorio; la
promozione di beni culturali o
ambientali del contesto in cui lo
stabilimento opera. Un progetto dove lo stabilimento sia uno
sportello di informazione e promozione e un presidio di tutela
ambientale». Caratteristiche,
va da sé, che solo chi conosce a
fondo il territorio può avere.
Dunque, spazio alle idee e alla
sensibilità ambientale. Così, secondo il Wwf la Bolkestein pot r à  e s s e r e  l e t t a  non  come
un’usurpazione del diritto a fare
impresa, ma come un’occasio -
ne per voltare pagina e inserire
la risorsa mare in un contesto di
difesa generale del patrimonio
naturale d’Italia.
Diego Roma

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