venerdì 3 luglio 2015

FOSFORO, PROPRIETÀ E BENEFICI

FOSFORO, PROPRIETÀ E BENEFICI
Il fosforo è un minerale solido, bianco, di natura tossica e altamente infiammabile, fondamentale per il nostro corpo. In natura è il dodicesimo elemento più diffuso e, essendo molto reattivo, lo si trova sempre combinato ad altri minerali, sia nelle formazioni inorganiche, come le rocce, che negli organismi viventi (es. fosfati e acido fosforico).
Le proprieta del fosforo
È un elemento indispensabile per tutti i processi biochimici, in particolare nelle trasformazioni di energia a livello cellulare; per questa ragione, nel corpo umano, è molto presente (cuore, sangue, ossa, muscoli, tessuto nervoso...) ed indispensabile per la sopravvivenza. Per citare alcuni processi vitali in cui interviene, basti pensare al ruolo fondamentale rivestito nel processo di formazione ossea, nella crescita dell’organismo, nell’assorbimento del calcio (ed altre vitamine, come la D) da parte del nostro corpo.
Il fosforo, infatti, ha un effetto fondamentale sulla psiche, prevenendo la depressione, tenendo a bada la collera e l’irascibilità, migliorando la memoria e sviluppando energie.
Nel nostro organismo il fosforo è presente sia come minerale (facente parte, ad esempio, della struttura ossea e dei denti), sia come fosfato organico, facente parte della struttura cellulare. Circa l’1% del nostro peso corporeo è dato dalla presenza di fosforo, sotto entrambe le forme. La sua distribuzione è la seguente:
85% nell’apparato scheletrico, come minerale (sale di calcio o fosfato tricalcico);
10% nel sangue;
4% nel cervello;
1% come fosfolipidi, nelle cellule del sistema nervoso.
La sua presenza nel sangue, influenza quella del calcio. Maggiore è la concentrazione di fosforo, più agevolato sarà il processo di accumulo di calcio nelle ossa. La sua presenza a livello cellulare, invece, oltre a stimolare la contrazione e il corretto utilizzo dei muscoli (compreso il cuore), agevola lo sviluppo e la riparazione delle cellule.
Carenza di fosforo
Considerata l’abbondanza di fosforo in natura (in particolar modo nell’acqua e nelle sostanze nutritive di cui ci cibiamo), esserne carenti è una condizione non molto comune; tuttavia quando accade, possono avvenire alterazioni e ritardi nello sviluppo, asma, disturbi cardiaci, stress e alterazioni neurologiche (solo per citare alcuni esempi).
Quando i valori riscontrati nel sangue risultano più bassi della media, è possibile che vi sia una carenza di vitamina D, tale da generare patologie come il rachitismo. In altri casi si potrebbe essere di fronte a ipotiroidismo, diabete o patologie legate ai reni. Anche l’abuso di alcol o delle gravi ustioni possono provocare una carenza.
I sintomi che si riscontrano in caso di carenza di fosforo sono spossatezza, mancanza di appetito, stanchezza mentale, squilibri a livello del sistema nevoso e fragilità ossea.
Fosforo in eccesso
Allo stesso modo, la presenza eccessiva di fosforo nel nostro organismo può generare altre problematiche e patologie quali la calcificazione dei tessuti molli (es. polmoni, cuore, vasi sanguigni), per effetto dello sbilanciamento tra calcio e fosforo, tale da determinare il deposito di sali di calcio anche al di fuori dell’apparato scheletrico. I casi di patologie più gravi possono essere insufficienza renale cronica e iperparatiroidismo.
Fosforo e alimentazione
La sua diffusione in natura, come già detto, fa sì che il fosforo possa essere facilmente assunto tramite gli alimenti. È presente in vari alimenti:
cereali (grano, farro, farina di soia, farina di riso);
legumi, in particolare soia, fagioli, ceci e lenticchie;
carne (in particolare il fegato);
pesce (soprattutto merluzzo e spigola, che ne contengono grandi quantità);
frutta secca (pistacchi, anacardi e mandorle dolci ne hanno un contenuto molto importante);
formaggi (tra i più ricchi troviamo l’emmenthal, la mozzarella e la ricotta di bufala).
L’assunzione quotidiana dovrebbe essere di circa 1.000 mg per adulti e bambini, sale a 1.200 mg per adolescenti e donne in gravidanza, mentre scende a 500 mg per i lattanti.
L’assorbimento e il passaggio nel sangue avviene a livello intestinale ed è agevolato dalla vitamina D. L’espulsione delle quantità in eccesso, avviene in gran parte ad opera dei reni, quindi attraverso le urine.
Vediamo ora nel dettaglio su quali parti del nostro organismo agisce il fosforo e quali sono i suoi effetti benefici sulle nostre funzioni.
Fosforo e cervello
Potenzia le capacità di memoria e sviluppa l’intuizione. Per questo gli studenti trovano spesso beneficio nell’assumere integratori o nel nutrirsi di alimenti ricchi di fosforo. È di aiuto anche contro la stanchezza mentale e gli stati depressivi.
Fosforo nei bambini e in gravidanza
In queste due condizioni, l’apporto corretto di fosforo è cruciale per lo sviluppo dell’apparato scheletrico del feto e dei bambini durante l’infanzia ed è per questo che il fabbisogno (1.200 mg al giorno) è superiore rispetto agli adulti (800-1.000 mg al giorno)
Fosforo per il ciclo mestruale e la menopausa
Agendo sul sistema nervoso, assumere fosforo è utile durante il periodo pre-mestruale per attenuare gli sbalzi di umore e l’irascibilità. Durante la menopausa, invece, facilitando l’assorbimento del calcio da parte delle ossa, è un valido alleato contro gli effetti dell’osteoporosi.
Fosforo come rimedio omeopatico
Abbiamo visto come le proprietà di questo elemento agiscano in maniera benefica sul nostro organismo. Per queste ragioni il fosforo è molto utilizzato anche in omeopatia, grazie alle sue proprietà stimolanti per il metabolismo cellulare e per la capacità di rafforzare e stabilizzare il sistema neuro-vegetativo. In particolare, è molto indicato per chi soffre di mal di testa, stati di ansia, infiammazioni ai denti (es. gengiviti), debolezza muscolare e spossatezza, infiammazione dei reni e delle vie urinarie.

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