giovedì 16 luglio 2015

"Cannabis legale", la proposta di 218 deputati.

"Cannabis legale", la proposta di 218 deputati. No da Lega, Fi e Ap. Salvini "Io sarei per legalizzare la prostituzione"


Legalizzare l'uso della cannabis: è la proposta di legge 'trasversale' sottoscritta da 218 deputati - più di un terzo dei 630 totali - presentata oggi a Montecitorio. L'auspicio dei parlamentari dell'intergruppo per la cannabis libera (molti Pd, molti M5s, molti della minoranza dem, quasi tutta Sel, un paio di azzurri) è che la proposta, "migliorabile", possa diventare legge entro questa legislatura ma si è subito alzato il fuco di sbarramento del centrodestra, da Fi alla Lega a Fdi, e di Area popolare che è nella maggioranza. "Se lo possono scordare" ha detto l'ex-ministro Lupi. "Il risultato? Aumento della diffusione della droga e dei traffici della criminalità organizzata" hanno commentato Gasparri e Giovanardi.  No anche da Salvini: "Sono personalmente contrario: sarei per la legalizzazione e la regolamentazione della prostituzione, perché fino a prova contraria il sesso non fa male, la cannabis sì...". Secondo la pdl illustrata da Benedetto Dalla Vedova, sottosegretario agli Esteri, eletto con Scelta civica e ora al Misto, i maggiorenni potranno detenere una modica quantità di cannabis per uso ricreativo, 15 grammi a casa e 5 grammi fuori casa. Divieto assoluto per i minorenni. Sarà inoltre possibile coltivare in casa fino a cinque piante e detenere il prodotto da esse ottenuto, previa una semplice comunicazione. È invece vietata la vendita del raccolto e la comunicazione. Consentita anche la coltivazione in forma associata, attraverso enti senza fine di lucro e fino a 50 membri. Ogni Cannabis Social Club potrà così coltivare fino a 250 piante. Prevista la vendita al dettaglio in negozi dedicati, forniti di licenza dei Monopoli e previa autorizzazione. Vietata invece importazione ed esportazione. Semplificate le modalità di consegna, prescrizione e dispensazione dei farmaci a base di cannabis ed è permessa l’autocoltivazione a fini terapeutici. Sempre in base alla proposta di legge rimangono ferme tutte le disposizioni di legge inerenti lo spaccio con l’onere della prova che spetta a chi arresta e processa. Non si potrà fumare cannabis in nessun luogo pubblico e in nessun luogo aperto al pubblico, compresi i parchi. E così per la guida: resta infatti valido il divieto di guida in stato di alterazione, con le relative sanzioni previste dal codice della strada. I proventi derivanti dalla legalizzazione, prevede infine la proposta, saranno destinati per il 5% a finanziare il Fondo nazionale per la lotta alla droga.

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