lunedì 6 luglio 2015

Attentato a Lione: bombole di gas esplose e una testa mozzata.

Attentato a Lione: bombole di gas esplose e una testa mozzata. La Francia ripiomba nell'incubo jihadista

. Esteri

Bombole di gas esplose, una testa mozzata infilzata ad una recinzione, una bandiera con scritte inneggianti al jihadismo. Torna in Francia la paura dell'Isis anche se al momento le autorità non parlano esplicitamente di un'azione dello Stato islamico. Un uomo è stato arrestato, ricercato un complice. L'attacco è stato portato ad un impianto di gas industriale nell’Isère, a 30 chilometri da Lione, nel sud-est della Francia. La sezione antiterrrorismo della procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per "omicidio, tentato omicidio in associazione organizzata in relazione a un atto terroristico". Secondo le prime informazini due uomini a bordo di un’auto hanno fatto irruzione nell’impianto, l’Air Products a Saint-Quentin-Fallavier, colpendo bombole di gas e provocando un’esplosione. Due feriti tra i dipendenti dell'impianto. Poco dopo, all’interno del complesso industriale, è stato ritrovato un corpo decapitato. La testa si trovava a diverse decine di metri dal corpo, appesa alla recinzione lungo la statale Rd311, ricoperta di iscrizioni in arabo. Uno dei due presunti autori dell’attacco, che avevano con loro una bandiera bianca con iscrizioni in arabo, è stato fermato ed era già noto al Dgs, i servizi di sicurezza interni francesi. L’altro, ricercato, sarebbe stato visto fare più volte avanti e indietro davanti alla fabbrica a bordo di un’auto nella stessa mattinata di venerdì.Il primo ministro Manuel Valls, accorso sul posto, ha ordinato una vigilanza rinforzata su tutti i siti sensibili nella regione. Sul luogo dell’attentato, in arrivo anche il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve e quello degli Esteri, Laurent Fabius. Già presente il prefetto del dipartimento d’Isère. I dipendenti dell’impianto, sotto choc, sono stati trasferiti in una palestra in un comune vicino.

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