venerdì 3 luglio 2015

ACQUA DALL’ARIA, IN ETIOPIA SI PUÒ GRAZIE A UN PROGETTO ITALIANO

ACQUA DALL’ARIA, IN ETIOPIA SI PUÒ GRAZIE A UN PROGETTO ITALIANO
Una speciale rete per catturare l'umidità dell'atmosfera e trasformarla in acqua potabile, fino a 100 litri al giorno: si tratta di Warka Water, un progetto dell'italiano Arturo Vittori, il cui prototipo è stato installato in Etiopia per dissetare gli abitanti del villaggio di Dorze. All'inaugurazione di questa rivoluzionaria torre, ispirata alla natura e ad antiche pratiche e realizzata con la collaborazione degli abitanti ha partecipato anche l'ambasciatore italiano Giuseppe Mistretta. In molte regioni del mondo l'accesso all’acqua è un problema enorme, con ripercussioni sia sociali che economiche, e spesso la creazione di pozzi per raggiungere le falde nel sottosuolo si rivela quasi impossibile.
Costa meno di 1.000 euro
Per cercare di risolvere questo problema, Vittori e i suoi collaboratori hanno messo a punto il progetto Warka Water, delle torri alte 10 metri formate da una struttura di bambù, una rete plastica per far condensare l'umidità presente nell'aria e un collettore per raccogliere l'acqua (fino a 100 litri al giorno) e eliminarne le impurità. La realizzazione richiede la partecipazione di 6 persone in appena 4 giorni e non richiede energia elettrica o strumenti complessi, il tutto ad un costo inferiore ai 1.000 euro. Uno degli obiettivi di Warka Water è di integrare anche le tecniche e gli strumenti locali di costruzione, in modo di dare vita a una comunità di costruttori che possano costruire nuove torri e curarne la manutenzione. Dopo le prime fasi di test a Bomarzo, nel Lazio, e una raccolta fondi online, la prima Warka Water è stata ora installata in un villaggio in Etiopia per fornire acqua ai suoi abitanti.

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