Arabia Saudita, donne al voto per la prima volta
Le candidate sono circa 980 e oltre 130mila si sono
registrate per andare alle urne. Per l'occasione il taxi online Uber ha
deciso di offrire la corsa gratis alle donne che vanno ai seggi
Riyad (Arabia Saudita), 12 dicembre 2015 - Per la prima volta nella storia dell'Arabia Saudita, le donne le potranno votare ed essere elette alle elezioni comunali di oggi. Una consultazione storica: sono circa 980
le cittadine saudite presenti nelle liste e che concorreranno con oltre
5000 colleghi uomini ad aggiudicarsi due terzi dei seggi in 284
consigli, mentre un altro terzo dei componenti verrà nominato
direttamente dal governo.
Più di 130.000 donne si sono registrate per votare rispetto ai 1,35 milioni di uomini. La partecipazione delle donne come elettrici e come candidate, che si concretizza solo ora, fu decisa nel 2011 da un decreto dell'allora re Abdullah, morto nel gennaio di quest'anno. Prima morire il sovrano aveva anche nominato 30 donne tra gli advisor del consiglio della Shura.
Durante la campagna elettorale, alle donne è stato consentito pronunciare discorsi solo dietro paraventi o facendosi rappresentare da un uomo. La consultazione elettorale in sè rappresenta un evento raro per l'Arabia Saudita: quella di oggi è solo la terza chiamata al voto nella storia del regno, dove per 40 anni, dal 1965 al 2005, non ci sono mai state elezioni.
UBER GRATIS - Talmente discriminate da non poter neppure guidare la propria auto. Ma per il giorno delle elezioni il servizio di taxi online Uber ha deciso di andare incontro alle donne saudite nel giorno storico delle elezioni: offrirà loro un passaggio gratis fino ai seggi elettorali per contribuire a rafforzare la partecipazione femminile al voto. Il servizio gratuito per le donne è uno sforzo congiunto tra la società statunitense Uber e Al-Nahda Philanthropic Society for Women, un gruppo per l'emancipazione delle donne saudite.
"Avevamo bisogno di giocare un ruolo, perché abbiamo trovato ciò che veramente emancipa le donne - ha dichiarato Rasha Alturki, capo esecutivo di al-Nahda - Uber è un bene per la nostra causa, perchè aiuta le donne ad uscire di casa per andare a votare".
L'organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch ha accolto con favore le elezioni come un passo verso una maggiore partecipazione delle donne alla vita politica del regno, pur sottolineando che "l'Arabia Saudita continua a discriminare le donne attraverso una miriade di leggi, politiche e pratiche".
Le candidate sono circa 980 e oltre 130mila si sono
registrate per andare alle urne. Per l'occasione il taxi online Uber ha
deciso di offrire la corsa gratis alle donne che vanno ai seggi
Donne al voto in Arabia saudita: è la prima volta
Più di 130.000 donne si sono registrate per votare rispetto ai 1,35 milioni di uomini. La partecipazione delle donne come elettrici e come candidate, che si concretizza solo ora, fu decisa nel 2011 da un decreto dell'allora re Abdullah, morto nel gennaio di quest'anno. Prima morire il sovrano aveva anche nominato 30 donne tra gli advisor del consiglio della Shura.
Durante la campagna elettorale, alle donne è stato consentito pronunciare discorsi solo dietro paraventi o facendosi rappresentare da un uomo. La consultazione elettorale in sè rappresenta un evento raro per l'Arabia Saudita: quella di oggi è solo la terza chiamata al voto nella storia del regno, dove per 40 anni, dal 1965 al 2005, non ci sono mai state elezioni.
UBER GRATIS - Talmente discriminate da non poter neppure guidare la propria auto. Ma per il giorno delle elezioni il servizio di taxi online Uber ha deciso di andare incontro alle donne saudite nel giorno storico delle elezioni: offrirà loro un passaggio gratis fino ai seggi elettorali per contribuire a rafforzare la partecipazione femminile al voto. Il servizio gratuito per le donne è uno sforzo congiunto tra la società statunitense Uber e Al-Nahda Philanthropic Society for Women, un gruppo per l'emancipazione delle donne saudite.
"Avevamo bisogno di giocare un ruolo, perché abbiamo trovato ciò che veramente emancipa le donne - ha dichiarato Rasha Alturki, capo esecutivo di al-Nahda - Uber è un bene per la nostra causa, perchè aiuta le donne ad uscire di casa per andare a votare".
L'organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch ha accolto con favore le elezioni come un passo verso una maggiore partecipazione delle donne alla vita politica del regno, pur sottolineando che "l'Arabia Saudita continua a discriminare le donne attraverso una miriade di leggi, politiche e pratiche".
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