sabato 17 novembre 2012

Terracina, una città con tante aspirazioni


Terracina, una città con tante aspirazioni

di Germano Bersani
08 novembre 2012LATINA
 
Nonostante gli annunci di modernizzazione, trasparenza e legalità, questa amministrazione non si discosta affatto dalla vecchia: è questo il motivo per cui i terracinesi sono scorati e una sensazione di disagio attanaglia la città.Tanto possono generare un sindaco ed una maggioranza che non sanno leggere i segnali che partono dalla gente. Siamo la terza città della Provincia per importanza, ma nella graduatoria del reddito pro capite siamo agli ultimi posti, mentre i cittadini soffrono la delusione per le occasioni perdute. Ma il quadro istituzionale è stato creato con il voto, e se oggi c’è una politica che non piace e non convince, anzi piace tanto poco da far dire a molti che andava meglio quando si stava peggio, la causa risiede proprio nelle scelte fatte.
 Il nesso che lega la riqualificazione “sistema Terracina” alla rinascita economica nonché alle grandi realizzazioni, è proprio la  riforma del “sistema Comune”. Sappiamo che dobbiamo valorizzare le aree archeologiche, innovare l’offerta turistica e ristrutturare i servizi, ma la premessa di fatto, è proprio il cattivo funzionamento della macchina comunale, frutto di vizi burocratici, di criteri politici e sindacali obsoleti, di isolamento dal mondo della tecnologia e dell’innovazione, nonché dal mondo degli operatori economici e delle associazioni di categoria, e di arbitraria opacità nella distribuzione delle risorse. Sicuramente dobbiamo rivedere e riprogrammare tante cose, ma fra queste, la macchina comunale, i servizi, il sistema portuale turistico e commerciale, ed il riassetto del territorio, si pongono alla base della cerniera che collega il Comune alla società terracinese e all’economia: si tratta della capacità di promuovere lo sviluppo della città nel lungo periodo, e più tardiamo a prendere questa strada, più il periodo sarà lungo. Un nuovo modo quindi, di concepire l’intero apparato amministrativo attraverso l’attuazione di un processo che ne arresti la disarticolazione e lo sottoponga a percorsi formativi con un’efficace iniezione di cultura della valutazione, sia per l’impiego delle risorse, che per la qualità dei servizi che ne derivano. Meritocrazia e produzione: queste dovrebbero essere le parole chiave! Sui versanti dell’investimento in capitale umano e in conoscenza, la situazione di Terracina è estremamente critica, anche là dove possiamo vantare posizioni relative di prossimità agli standard nazionali, da qui l’urgenza ad operare i cambiamenti.

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