martedì 27 novembre 2012

TERRACINA, LA LUNGA NOTTE AL POLO




LA LUNGA NOTTE AL POLO

Non quella artica.

Fortuna che a ricordarcelo c'è il pannello che giganteggia davanti la Stazione altrimenti nessuno trovandosi lì oserebbe dire che quello è il polo dei trasporti di Terracina.
Oltre il pannello il nulla.
Da poco tempo è comparsa qualche pensilina giusto per rafforzare l'idea di tutto quello che in realtà non c'è.

Sono mesi ormai che il nuovo capolinea degli autobus si è trasferito e per tutto questo tempo abbiamo assistito a spettacoli indegni per un paese moderno: viaggiatori costretti a sedersi per terra per mancanza di panchine, persone anziane costrette a stare sotto il sole cocente per l'assenza di qualsiasi genere di riparo, nessun tipo di indicazione su come muoversi all'interno dell'area. A tutt'oggi non c'è un cestino per buttare almeno la carta delle caramelle. Immondizia sparsa ovunque.

Tutto improvvisato in mezzo alla strada.

Qualsiasi città che si rispetti è dotata di un terminal dove i viaggiatori possono muoversi in perfetta sicurezza, senza dover fare mille attraversamenti in mezzo al traffico prima di salire o dopo essere scesi dall'autobus.
A Terracina, fermandosi ad osservare solo per pochi minuti l'andirivieni nell'area del polo dei trasporti, quello che si percepisce immediatamente è l'assoluta mancanza di sicurezza.

Se l'estate scorsa i viaggiatori erano a rischio insolazione, l'arrivo della stagione autunnale e l'accorciarsi delle giornate ha reso molto evidente un altro problema: le poche ore di luce fanno piombare nel buio tutta l'area già dal pomeriggio.
L'illuminazione è così scarsa che solo per riuscire a trovare il pullman in partenza è indispensabile una torcia. Il solo camminare sul marciapiede senza luce risulta un'impresa.
In realtà i lampioni ci sono; il problema è che stanno proprio in mezzo al viale, lontani e del tutto insufficienti ad illuminare le aree percorse dai viaggiatori. La luce dei lampioni viene sbarrata dagli stessi autobus e non riesce ad arrivare sui marciapiedi.
Il buio arriva presto, la notte al polo dei trasporti diventa veramente lunga e densa di insidie.
Se proviamo ad immaginare il viaggiatore che arriva e non conosce la zona, la sensazione che prova appena sceso dall'autobus è di completa desolazione.
Per non parlare delle giornate di pioggia, senza il minimo riparo.

Tutti questi elementi vanno ad aggravare il livello già scadente di sicurezza di tutta la pseudo-infrastruttura.

Il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà chiede all’Amministrazione che si attivi al più presto affinché ragazze, ragazzi, donne e anziani possano vivere l’attesa per la partenza dell’autobus, o l’arrivo, con più tranquillità, a qualsiasi ora della giornata.
Le stazioni sono luoghi di transito dove il degrado può diffondersi molto facilmente soprattutto se si lascia il predominio all’incuria, all'abbandono e all’indifferenza.
Una buona illuminazione nelle ore notturne sarebbe già un buon deterrente per limitare questo rischio.

Non vogliamo avventurarci verso infauste previsioni ma bisogna agire subito prima che fatti incresciosi accadano. Non si deve aspettare l’insano evento che sopraggiunga a risvegliare tardivamente l’attenzione di tutti. A fatto accaduto non rimarrà che assistere al patetico rimpallo delle responsabilità.

Noi di Sinistra Ecologia e Libertà siamo convinti che quello che abbiamo adesso non è un terminal degno di una città importante come Terracina, ma è solo il risultato di decisioni prese in modo improvvisato senza alcuna capacità progettuale.

Per favore illuminate il “polo”.

                                                                                                                         IL CIRCOLO DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ
                                                                                                                                                     DI TERRACINA

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