giovedì 22 novembre 2012

ARCHEOLOGIA DIMENTICATA. I SITI CADUTI NEL DEGRADO TRA SAN FELICE CIRCEO E SABAUDIA


ARCHEOLOGIA DIMENTICATA. I SITI CADUTI NEL DEGRADO TRA SAN FELICE CIRCEO E SABAUDIA
di Federico Domenichelli
Archeologia dimenticata, tanti i siti che richiedono interventi veloci. Oltre a Torre Paola, anche le Fonti di Lucullo e Grotta Guattari. Secondo quanto emerso dal sopralluogo effettuato dall'Ente Parco Nazionale del Circeo congiuntamente alla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Lazio, non vi sarebbe stato un crollo recente delle mura ciclopiche, ma una buona parte della cinta muraria ha evidenziato la necessità di un'analisi più approfondita di stabilità. A seguito dell'analisi comparata con le foto d'epoca e dopo i rilievi e gli studi effettuati da tecnici specializzati, si deciderà se e come intervenire sul sito archeologico, spesso oggetto di incursioni vandaliche, come testimoniano le varie scritte fatte con vernice spray in tempi non troppo recenti. Ma non sono solamente le mura ciclopiche ad avere bisogno di maggiore manutenzione e valorizzazione. Anche Grotta Guattari, dove fu ritrovato il celebre cranio dell'uomo di Neanderthal, è uno dei siti archeologici di San Felice Circeo che è considerato «a rischio». Nell'aprile dello scorso anno, la Soprintendenza aveva chiuso la grotta per preservarne l'integrità, visto che era stata in parte sommersa dalle acque. Sorte analoga è toccata anche alla costruzione d'epoca romana nota come «Fonti di Lucullo», situata tra San Felice Circeo e Sabaudia. Anche qui il sito archeologico è sostanzialmente interdetto ai turisti, sommerso dalle acque. L'unico intervento fatto sino ad ora consiste nell'installazione di putrelle a sostegno della volta. La fonte, ricavata da un'antica cisterna probabilmente risalente all'età repubblicana, fu ripristinata e messa in funzione nel 1904, ma poi cadde in disuso e fu letteralmente dimenticata, anche dal punto di vista della manutenzione. L'esempio più evidente di sito archeologico a rischio è però senza dubbio quello di Torre Paola. L'antica torre costiera, ancora proprietà privata, sta letteralmente cadendo a pezzi e, nonostante si sia parlato di espropri e progetti di recupero, nulla è stato fatto e le condizioni in cui versa il sito archeologico continuano a peggiorare visibilmente di giorno in giorno.

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