mercoledì 28 novembre 2012

DEPURATORE SOTTO STRESS A MAENZA


DEPURATORE SOTTO STRESS A MAENZA
di Mina Picone
Depuratore sotto stress a Maenza. Sotto accusa la pressione delle acque reflue dei frantoi. Aria inquinata all’intorno e riversamenti nella fognatura comunale che poi scarica a valle nell’impianto sono alcuni degli elementi segnalati che invitano l’amministrazione comunale a monitorare la situazione. L’impianto si trova lungo la strada Carpinetana ed è gestito dalla società Acqualatina che, in merito, non sembra avere alcuna responsabilità. Quest’anno è raccolta abbondante di olive a Maenza, come negli altri centri collinari lepini del resto. Pare che nell’impianto di depurazione entrino acque forti o di vegetazione che provocano alta tossicità. Il danneggiamento dunque non riguarderebbe una componente elettromeccanica facilmente riparabile in tempi certi, ma una biomassa viva che ad ogni scarico importante di acque di frantoio viene letteralmente annientata e, conseguentemente, dovrebbe essere riattivata. Molti residenti si sono rivolti alla società Acqualatina che avrebbe declinato ogni responsabilità. Sta di fatto che il depuratore è malfunzionante; emana odori sgradevoli e mette a rischio batteriologico i residenti limitrofi. I rischi, naturalmente, sono anche a carico di fauna e flora perché, successivamente, le acque non depurate dall’impianto vanno riversate nel canale sottostante che scorre per molti chilometri nella pianura. Una segnalazione sullo stato del depuratore è stata inviata anche al corpo forestale il quale avrebbe già fatto i dovuti riscontri. Secondo i residenti non esisterebbero dubbi sul fatto che gli scarichi nel depuratori sarebbero illeciti. Anche negli anni passati non sarebbero mancate denunce. Ogni volta che arriva la stagione della raccolta - dicono gli abitanti della zona - si è alle solite prese con il sovraccarico di acque reflue nel depuratore. Possibile che nessuno intervenga?

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