sabato 17 gennaio 2015

"Jobs act", Poletti: "Decreti non si applicano al pubblico impiego.

"Jobs act", Poletti: "Decreti non si applicano al pubblico impiego. Errori sulle partite Iva, rimedieremo presto"

I decreti relativi al Jobs act ''non sono applicabili al pubblico impiego'': lo dice il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti rispondendo nel corso di Radio anch'io a una domanda sull'applicabilità dell'articolo 18 riformato anche ai lavoratori della P.A. Per essere applicati alla P.A, dice,ci vorrebbero norme di raccordo.
"Errori sulle partite Iva, rimedieremo presto" - L'aumento dei contributi per le partite Iva è stato un errore cui il Governo rimedierà, ha spiegato il ministro del Lavoro. Poletti ha sottolineato che l'esecutivo "ha commesso un errore nella costruzione della norma". Poletti ha aggiunto che la questione è "all'ordine del giorno" e che "lo faremo presto. Non si aspetterà la prossima legge di stabilità". L'aumento dei contributi delle partita Iva è previsto fino al 33% nel 2018, allo stesso livello dei lavoratori dipendenti.
Federmeccanica: "Stesse regole per tutti gli assunti" - ''Il Governo vada avanti con coerenza ed elimini il doppio regime tra nuovi e vecchi assunti", ha detto il presidente di Federmeccanica, Fabio Storchi. ''Il Governo - ha proseguito - deve eliminare anche le cattive interpretazioni che si possono dare sule reintegro dei licenziamenti di tipo disciplinare''.
Poletti a Storchi: "Abbiamo fatto un'altra scelta" - Pronta replica del ministro Poletti: ''Non abbiamo fatto questa scelta perché abbiamo ritenuto che si dovesse partire dai nuovi contratti e dai nuovi assunti perché c'era un problema di tipo sociale''. Serve un po' di pazienza conclude. ''Sarà il tempo a dirci se dovremo tornare su questa scelta''. 'Abbiamo ancora un lavoro importante da fare - aggiunge il ministro - cioè si tratta di completare l'attuazione in decreti della legge delega'', a chi gli chiedeva sui tempi previsti, il ministro ha replicato che ''quelli di norma prevedono massimo trenta gironi per il parere della commissione e poi nel primo consiglio dei ministri che ci sarà, procederemo con l'approvazione che sarà fatta il più rapidamente possibile''.

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