martedì 12 marzo 2013

Terracina: sanità




Leggendo i quotidiani dell’11 Marzo, ho avuto modo di leggere la dichiarazione rilasciata dal Direttore Generale della ASL di Latina, che in visita a Terracina, è andato a visitare il Tempio di Giove, le nostre bellezze archeologiche, culturali e monumentali, immagino, visto che durante la sua “DIREZIONE SANITARIA”  della ASL  non lo abbiamo ne visto ne mai sentito, anzi non sapevo neanche quale fosse il suo nome.

            Mi viene di chiedergli, dove era durante quelle innumerevoli volte che si è rotta la TAC , anteguerra, in dotazione al nostro ospedale. Oppure quando chiudevano gli ospedali di Sezze, Gaeta e Minturno. Oppure quando sono andati via anestesisti, biologi, ortopedici e cardiologi dal nostro Ospedale senza essere sostituiti. E quando il nostro pronto soccorso scoppia di gente che sta male,  senza personale, senza astanteria, senza letti e senza barelle per le ambulanze, senza rianimazione, che nel frattempo ha invece aperto a Fondi, dove il pronto soccorso è poco più di uno studio di un medico di famiglia, dov’era? NON HA NESSUNA RESPONSABILITA’ EGLI DI FRONTE A TANTO SFACELO?

            Ora che è di fatto è sfrattato dalla sua poltrona, perché è cambiata la maggioranza in Regione, si ricorda che esiste Terracina e manda un GRIDO D’ALL’ARME e fa appello al neo Presidente della Regione Lazio Zingaretti “CHIEDENDOGLI UN IMPEGNO SERIO PER LA SANITA’ PONTINA” ( su questo ha ragione, perché in effetti la sanità Pontina non è stata gestita seriamente in mano a lui) COME SE STESSE USCENDO ORA DALL’UOVO DI PASQUA E NON ABBIA NESSUNA RESPONSABILITA’ SU QUANTO AVVENUTO NELLA NOSTRA SANITA’.

            In un altro passo della sua dichiarazione si legge che non ha potuto fare assunzioni. A me risulta invece che negli ultimi anni al reparto di radiologia dell’Ospedale di Latina si siano assunti decine di tecnici, senza che fosse indetto un bando pubblico, e che tra questi ci sono nomi nobili, altri con incarchi di segretari di partiti di primissimo piano del nostro territorio, e chissà magari anche qualche parente di autorevoli politici.

COME MAI QUESTE ASSUNZIONI SONO STATE POSSIBILI ANCHE SENZA AVVISO PUBBLICO?

            Perché non si risponde a quel tecnico di radiologia che ha chiesto in base alla legge 241/ 90 , leggasi legge sulla trasparenza degli atti pubblici, che impone risposta entro 60 giorni e ne sono passati 90? Perché la si è costretta a ricorrere al difensore civico della Regione?

            Caro Dott. Cassetta, credo che ne vedremo presto delle belle in questa direzione.

            Perché  le OO. SS. Tutte, di fronte a tali macroscopiche violazioni di legge, del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e da ultimo dell’accordo sindacale sottoscritto TRA TUTTE  LE OO. SS. con la ex Presidente Polverini il 29 Dicembre 2010, dove si riporta al punto 6 testualmente: DEVE ESSERE GARANTITO IL RISPETTO DELLA DISCIPLINA CONCORSUALE IN MATERIA DI PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA E DI REQUISITI GENERALI E SPECIFICI DI AMMISSIONE PER I DIVERSI PROFILI PROFESSIONALI.

Per quale motivo le OO. SS. Hanno voluto condividere, con la loro omertà, la responsabilità dell’illegalità,  con cui è avvenuto l’arruolamento di queste professionalità? E’ chiaro che va distinta la responsabilità politica del sindacato da quella penale che è in capo a chi ha gestito tali assunzioni.

            Durante questi ultimi anni non siete stati capaci di elaborare un atto aziendale che andasse a chiarire i compiti e le vocazioni specialistiche e le funzioni dei diversi presidi ospedalieri della provincia, avete rafforzato la sanità privata a discapito di quella pubblica, e soprattutto, non siete mai stati in grado di dire se il polo ospedaliero centro restava oppure se sarebbe stato smembrato e riaccorpato parte con Formia e parte con Latina.

            Per cui non ci sono ne illibati e ne povere verginelle da tutelare, nell’ambito della gestione sanitaria del centro destra a Latina, ne tantomeno chi ha avuto pesanti responsabilità di gestione, può permettersi di fare appelli patetici e fuorvianti a chi si appresta ad amministrare la Regione, e nell’ambito di questa, la sanità , al solo fine di mitigare le proprie responsabilità nell’estremo tentativo di scaricarle sugli altri che ancora devono iniziare ad esercitare la loro funzione di amministratori.


                                                           Il Consigliere Comunale
                                                           Vittorio Marzullo

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