sabato 30 marzo 2013

DELFINO SPIAGGIATO A SAN FELICE CIRCEO, LE ANALISI


DELFINO SPIAGGIATO A SAN FELICE CIRCEO, LE ANALISI
di Federico Domenichelli
Delfino spiaggiato sulla costa di San Felice Circeo, necessarie analisi per stabilire la causa del decesso. Sul caso, stanno indagando anche i veterinari ed i tecnici dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale oltre che i colleghi del «Cetaceans standing emergency response team». Purtroppo il decesso del delfino in località Golfo Sereno, come ha spiegato il direttore del Parco Nazionale del Circeo Giuliano Tallone, è un episodio tutt’altro che raro in questo periodo. Non si esclude, e gli studi condotti sino ad ora lo dimostrano, che possa esserci un’epidemia in corso, forse morbillo (circa il 50% degli esemplari analizzati ne erano affetti) o un altro tipo d’influenza. Quello del Circeo, insomma, è l’ultimo caso di cetaceo ritrovato morto sulle coste del Mediterraneo, in particolare nel Tirreno. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sta monitorando la situazione e sino ad ora sono 86 i casi di stenella striata spiaggiata che sono stati registrati fra la Sicilia e la Toscana. Tanti gli episodi verificatisi lungo le coste pontine, con ritrovamenti a Terracina, Sperlonga ed ora anche a San Felice Circeo, senza contare quelli sul litorale romano. Tra i delfini ritrovati ed esaminati, come si legge in quanto riportato dal Ministero dell’Ambiente, circa il 50% è risultato affetto dal virus del morbillo, capace peraltro di infettare anche altre specie di mammiferi acquatici. Già in passato ci furono due gravi epidemie nel Mediterraneo, tra il 1990 ed il 1992 e tra il 2006 ed il 2008. Oltre a questo virus, è stato isolato anche un batterio «responsabile di sindromi emolitiche ed emorragiche», ma resta da comprendere il ruolo di quest’agente nell’anomalia in corso. Con il caso del Circeo, comunque, il numero totale di decessi di delfini si avvicina a cento.

Nessun commento:

Posta un commento