venerdì 13 novembre 2015

De Luca-gate

De Luca-gate: Il governatore amato dal popolo ma non dal Pd scarica il suo braccio destro "Non e' Churchill" e Orlando scarica lui che annuncia "Resistenza ad oltranza"

. Politica
Il governatore "sceriffo" , già sindaco di Salerno, amato dal suo popolo ma non dal suo Pd. Nemmeno da quello di sinistra, visto che lui forse e' più a destra di Renzi. Almeno così' pare visto che alle ultime elezioni ha avuto anche l'appoggio dell'estrema destra, quella chiamata fascista. Forse per questo e' sempre stato molto "attenzionato". Ora che e' scoppiato una sorta di De Luca-gate, con tanto di coinvolgimento di una giudice, la Scognamiglio, per un presunto favore al marito, Manna che voleva un incarico alla Regione. I pm sospettano uno scambio di favori, una concussione per un posto in cambio di una sentenza favorevole. Ma De Luca non ci sta e scarica tutto sul suo braccio destro Mastursi, allontanato, "non e' Churchill" e afferma di non sapere nulla di nulla. Poteva non sapere? La vecchia e annosa domanda sulla quale molti giudici hanno basato le loro sentenze, soprattutto con i "nemici" Craxi e Berlusconi. Per altri non e' stato così'. Ma evidentemente De Luca sembra appartenere di più alla loro schiera che non a quella degli"amici". Lui, il governatore, fa sapere con calma "le tensioni non mi appartengono altrimenti sarei già morto", che resisterà ad oltranza anche ad avvisi di fratto dello stesso Renzi. Che per ora non lo ha attaccato, ma neppure pubblicamente difeso. Aspetta l'evolversi della vicenda. Nessun messaggio di assicurazione e' stato comunque mandato a De Luca. Parole dure, che sanno di decisa presa di distanze, arrivano invece dal ministro della giustizia, Orlando. Uno ora renziano ma proveniente dalla sinistra del partito. Uno che de Luca non ha mai amato, a parte gli ultimi accadimenti. "Ha vinto le primarie, io avrei sostenuto altro", il suo commento al Corriere. Poi: "Conosco la Campania e le sue turbolenze, se azzardassi un pronostico sarei avventato". Ma le primarie non sono un credo per il Pd? Non e' che si può farle solo dove conviene farle per chi gestisce il potere. E spiega: "Il mio punto di vista e' che il Pd deve essere una forza del socialismo europeo. Il compito di un partito e' raccogliate il senso comune del paese, non credo debba limitarsi a raccogliere istanze diverse per raggiungere la maggioranza. Altrimenti si sconfina in forme di trasformismo". Dunque bocciatura politica di Orlando nei confronti di De Luca prima ancora che giudiziaria.

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