domenica 27 luglio 2014

BRACCIANTI INDIANI SFRUTTATI E DOPATI

BRACCIANTI INDIANI SFRUTTATI E DOPATI, LA PREFETTURA DI LATINA CONVOCA UN VERTICE

Denunce, arresti e una pioggia di interrogazioni parlamentari. Tutto nel giro di poche settimane e tutto per lo stesso problema: braccianti indiani sfruttati nei campi dell’Agro Pontino, soprattutto tra Terracina, Sabaudia e il Circeo, dopati per farli lavorare di più  e troppo spesso costretti a rivolgersi a organizzazioni criminali per ottenere falsi documenti e riuscire così a mettere piede in Italia. Un terremoto davanti al quale ora le istituzioni sembrano iniziare a muoversi: la Prefettura ha convocato per domani la riunione del Consiglio territoriale per l’immigrazione.
La piaga
Alla luce di recenti operazioni di polizia e dei dossier raccolti da diverse associazioni, le campagne pontine sembrano essersi trasformate soprattutto per i cittadini di nazionalità indiana nei campi di cotone di ottocentesca memoria. Gli stranieri verrebbero appunto anche fatti drogare per resistere maggiormente alla fatica. Un caso diventato caso nazionale.
Si corre ai ripari

Il prefetto Antonio D’Acunto, convocando per domani alle ore 10.30 il Consiglio, intende esaminare in Prefettura le “tematiche relative all’impiego nel settore agricolo di cittadini extracomunitari di etnia indiana”. Alla tavola rotonda prevista anche la partecipazione dell’assessore regionale al Lavoro, Lucia Valente, del sindaco di Sabaudia, Maurizio Lucci, e dei vertici provinciali delle forze dell’ordine.

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