venerdì 11 settembre 2015

SAN FELICE CIRCEO, DAI FONDALI EMERGE UN CANNONE SARACENO... SI CERCA LA NAVE

SAN FELICE CIRCEO, DAI FONDALI EMERGE UN CANNONE SARACENO... SI CERCA LA NAVE
di Let2
Hanno cercato di individuare il punto esatto per giorni, poi dalla sabbia hanno visto emergere alcune parti di un cannone. Quindi sono iniziate le operazioni di recupero lunghe e complesse che sono finite ieri mattina quando il cannone, probabilmente saraceno un metro e sessanta di lunghezza per oltre 300 chili di peso è stato trasportato al porto turistico di San Felice Circeo. Una scoperta eccezionale iniziata con la segnalazione di un sub che ha attivato Comune e volontari per la ricerca del relitto. Per ora è stato trovato solo un cannone ma le ricerche sono appena all’inizio. Chissà che non si tratti di una nave affondata dopo essere stata colpita da Torre Vittoria o chissà che non si tratti addirittura del naufragio di una nave spagnola.
“I riscontri successivi – ha commentato il vicesindaco e assessore alla Cultura Eugenio Saputo – permetteranno di datare con esattezza il cannone e chissà che rimosso il primo strato di pietre e ruggine non venga fuori qualche indizio importante”. Saputo ieri ha seguito le operazioni di recupero insieme al delegato ai beni archeologici Franco Domenichelli che ha commentato: “Vorrei sottolineare come tutto sia partito dalla segnalazione di un cittadino. Le persone si stanno sensibilizzando, segno che il percorso intrapreso da questa amministrazione per la valorizzazione del patrimonio archeologico sta facendo breccia nelle persone”.
Ad immergersi per cercare il cannone è stato proprio il dirigente comunale Domenico Matacchioni che percorrendo in lungo e in largo il tratto indicato ha trovato poi il cannone. Si è trattato comunque di un lavoro di squadra in cui hanno giocato un ruolo fondamentale le persone che volontariamente hanno dato una mano nelle difficili operazioni di recupero. “A nome dell’amministrazione comunale vogliamo ringraziare – fanno sapere ancora Saputo e Domenichelli – oltre all’ingegnere Matacchioni, il sub Massimo Martufi, il responsabile della SOS Circeo Mauro Capponi, Fabrizio Bravo e Fabio Pasciuti”. Le operazioni sono state seguite passo dopo passo dal personale della Guardia Costiera coordinato dal comandante Mucciarelli.
Ed ora si apre la fase delle analisi. Il cannone è stato posto in un contenitore con acqua per evitare che si deteriori. Un archeologo e un restauratore sono già stati incaricati dal Comune di San Felice Circeo per avviare le prime verifiche. Sembra che siano state inoltre rinvenute anche altri parti metalliche, forse canne di fucile.
“Quello che vorremmo ottenere tramite un contributo regionale è di potere procedere con uno scanner sulla costa, soprattutto nella zona delle torri per capire effettivamente cosa i fondali nascondono e recuperare per quanto possibile reperti archeologici per poi restituirli alla collettività”.
I fondi destinati all’archeologia sono comunque un nodo da sciogliere. “Non sono molti – ha concluso l’assessore Saputo – i contributi a disposizione delle amministrazioni comunali in questo senso ma, puntando sulla qualità degli interventi è comunque possibile raggiungere dei risultati. Il che contribuisce a realizzare percorsi turistici e culturali che qualificano il territorio”.

Un percorso a cui si aggiungerà anche il ritrovamento di ieri e perchè no magari anche il relitto di un’antica nave saracena.

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