venerdì 1 febbraio 2013

MILLE IN PIAZZA A COLFELICE CONTRO I RIFIUTI ROMANI


MILLE IN PIAZZA A COLFELICE CONTRO I RIFIUTI ROMANI
“Non siamo schiavi di Roma”. Nonostante la pioggia, quasi un migliaio di persone si sono ritrovate ieri mattina davanti ai cancelli dello stabilimento SAF di Colfelice, indicato dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini e dal commissario Goffredo Sottile per smaltire 400 tonnellate di rifiuti al giorno provenienti dalla Capitale. L’intenzione del presidio spontaneo era quella di bloccare l’accesso ai compattatori provenienti da Roma, che però non si sono visti. Il trasferimento, infatti, non avrà inizio sino a quando non sarà completata la verifica chiesta dallo stesso Clini ai carabinieri del NOE per accertare le condizioni di effettivo funzionamento degli impianti e le loro reali capacità residue di trattamento.
Gli esposti dei sindaci
«Se qualcuno ha fornito dati falsi - ha messo in chiaro il ministro - scatteranno le denunce». A presentare gli esposti, intanto, sono i sindaci. Uno lo ha inviato alle procure di Roma, Cassino e della Corte dei Conti il sindaco di San Giovanni Incarico, Antonio Salvati, diffidando il commissario Sottile «a revocare immediatamente il provvedimento di conferimento dei rifiuti nell’impianto SAF di Colfelice». Un ricorso al TAR contro il decreto del ministro Clini sarà invece presentato oggi dal sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini.
Ordinanza di Alemanno per Malagrotta
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha emanato un’ordinanza che dispone il conferimento a Malagrotta dei rifiuti «trattati negli impianti individuati dal commissario nelle altre province del Lazio». Quanto ai rifiuti indifferenziati prodotti a Roma, Fiumicino, Ciampino e Vaticano «saranno comunque smaltiti nel territorio romano».

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