mercoledì 5 dicembre 2012

LA META DELL’UNESCO. TUTELA DEL CENTRO STORICO DI TERRACINA, RACCOLTE 10.000 FIRME


LA META DELL’UNESCO. TUTELA DEL CENTRO STORICO DI TERRACINA, RACCOLTE 10.000 FIRME
di Francesco Avena
Un altro passo avanti per far diventare il centro storico di Terracina Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. A un anno dalla sua nascita, il comitato cittadino nato proprio per tagliare questo importante traguardo può veramente dire di aver compiuto la sua missione. Un anno fa nasceva il primo gruppo di lavoro, che col passare delle settimane e dei mesi è diventata una squadra rodata e motivatissima, riunita attorno alla figura della presidente Carla Promutico. Si sono seguiti tutti i passi (molti) per arrivare all’ultimo punto: la richiesta formale all’amministrazione comunale di prendere contatti con l’UNESCO per l’iscrizione del centro storico alto di Terracina e di tutto il suo patrimonio artistico e archeologico nei beni a tutela mondiale. «Un modo per tutelare e valorizzare l’inestimabile patrimonio culturale – si legge nella nota del comitato – della zona più antica della città». Con tutti i risvolti economici e turistici che questo potrà significare. Dunque il gruppo di lavoro nei giorni scorsi, a un anno esatto dalla sua nascita, ha formalizzato al Comune la richiesta ufficiale di iscrizione del centro storico alto al patrimonio. Il lavoro per giungere a questo atto è stato lungo e faticoso. Si è iniziato con una raccolta firme che ha visto impegnato gli attivissimi componenti del comitato per mesi. La crescita delle adesione è stata esponenziale: a marzo erano 3.000, a maggio 4.000, a giugno 5.000. Il boom c’è stato in estate: alla fine della bella stagione si è sfondato il muro delle 8.000 firme. Cresciute ulteriormente nel corso dell’ultimo mese. E poi c’è il video realizzato e caricato sul web, cliccatissimo. Il video Terracina nell’UNESCO è stato visitato da oltre 2.000 utenti in pochi mesi da tutto il mondo. Insomma il più è stato fatto, adesso bisogna passare alla fase più tecnico-amministrativa. Il Comune dovrà presentare la sua candidatura alla Commissione UNESCO per l’Italia, che a sua volta dovrà «girare» la pratica ad altri enti fino ad arrivare alla sede internazionale dell’UNESCO a Parigi che dovrà esprimere la sua ultima parola. Al momento la palla passa all’amministrazione comunale, che in realtà in materia di beni culturali in questi mesi, e soprattutto l’anno prossimo, avrà un bel da fare. In cantiere ci sono gli espropri in via Delle Palme per consentire il recupero definitivo dell’antico teatro romano. Ma non solo. Si è in attesa che vengano svolti i lavori di arredo al Palazzo della Bonificazione Pontina per trasferire l’intero patrimonio museale, attualmente inaccessibile per la mancata agibilità dell’attuale sede del Museo Civico Capponi. Per non parlare degli altri palazzi storici, tutti in attesa di valorizzazione. Da questo punto di vista, la cittadinanza si aspetta molto dalla Giunta.

Nessun commento:

Posta un commento