domenica 2 agosto 2015

Windows 10, il sistema operativo raccontato da chi l'ha visto nascere

Windows 10, il sistema operativo raccontato da chi l'ha visto nascere

Il nuovo sistema operativo della casa di Redmond rappresenta un cambio di filosofia per l'azienda, ma anche per l'utente. Ne abbiamo parlato con Evita Barra, direttrice della divisione Windows di Microsoft Italia

Satya Nadella, dal 4 febbraio 2014 amministratore delegato (CEO) di Microsoft
Redazione Tiscali
“Io amo organizzare viaggi, quindi dico subito che quello che mi piace di più è il nuovo browser, che permette di personalizzare le pagine che si navigano aggiungendoci note ed evidenziandole, con una penna ottica o col touch. L'ho fatto giusto ieri con un articolo su delle isole, condividendolo con altri amici”. A fornirci una prima impressione su Windows 10non è un utente qualsiasi: Evita Barra, alla quale abbiamo chiesto di uscire per un attimo dal proprio ruolo istituzionale, è direttrice della divisione Windows di Microsoft Italia. Non che, dati alla mano, la sua opinione cambi di molto: “Anche secondo una ricerca che abbiamo svolto su un campione italiano, il browser Edge risulta la novità che ha più colpito. Ma sono piaciuti anche dei ritorni vintage, come il tasto start”.
Per Microsoft, è una nuova era. Detto di quelli che potrebbero diventare in fretta gli elementi iconici del prodotto, la curiosità sta ora nel capire quanto sarà impattante il cambiamento di filosofia che accompagna questa release. Dal punto di vista dell'azienda, la strada pare tracciata da tempo: “Questo lancio – conferma Barra – è il cuore della nuova strategia adottata da Microsoft sotto la guida del ceo Satya Nadella. Si punta a rispondere a un'esigenza di mobilità che non si riflette nei dispositivi, quanto nell'esperienza dell'utente”. Agli occhi di chi il sistema lo usa, invece, il cambio di prospettiva diventerà del tutto evidente tra qualche mese – per il momento si parla di un generico “nell'ultima parte dell'anno” – quando Windows 10 sarà disponibile anche nella versione mobile. A quel punto, l'esperienza di utilizzo passerà attraverso le app universali, presenti sia su Pc che su smartphone. Sfruttando il servizio di cloud Onedrive, le applicazioni accompagneranno l'utente nei suoi passaggi da fisso a telefono, adattandosi al tipo di interfaccia sul quale si starà lavorando (da una visualizzazione all'altra, dalla tastiera al touch screen). E riconoscendolo, quando necessario. L'assistente virtuale Cortana, ad esempio, risponderà alle richieste basandosi sull'account del suo assistito, indipendentemente dall'apparecchio che questi tiene in mano.
 
Un sistema per i videogamer. Non che si parli solo di telefoni, tra l'altro: “Man mano comunicheremo tutte le famiglie di device su cui Windows 10 sarà disponibile. Più avanti sarà anche la volta della Xbox, per cui già in queste ore sta arrivando un aggiornamento che consente lo streaming su pc e tablet, ma che avrà in seguito anche la funzione multiplayer e la possibilità di registrare e condividere le partite”, spiega ancora Evita Barra. Certo, a fronte di tutto questo, toccherà fare anche uno sforzo in più, ricordandosi di aggiornare costantemente il sistema operativo. Visto che Windows 10 si propone come servizio, e che per questo non sono previste ulteriori versioni, non ci sarà neanche appello per chi resta indietro. Nessuna possibilità, insomma, di aspettare che arrivi Windows 11 per dare un colpo di spugna. “L'aggiornamento attraverso Windows Update diventerà una modalità obbligatoria se si vuole avere un sistema sempre sicuro e pienamente funzionale”, conferma Barra. Sarà bene non scordarselo.

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