sabato 29 agosto 2015

Migranti

Migranti, milizia libica arresta 3 scafisti. Austria, Tir carico di disperati, gravi 3 bimbi. Londra, rilasciato il camionista italiano

Roma, 29 agosto 2015 - L'emergenza migranti 'esplode' in tutt'Europa e nel Nordafrica. In Libia una milizia locale ha arrestato tre persone con l'accusa di essere responsabili della strage in mare di giovedì notte, riferisce il Guardian, secondo cui sono "fino a 300" le vittime. Sul fronte del Nord, in Inghilterra è stato rilasciato il camionista italiano arrestato ieri, dopo che nel suo camion frigo erano stati trovati 27 migranti: l'uomo ignorava che fossero a bordo. Ma in Austria, al confine con la Germania, un altro Tir è stato fermato con 26 disperati a bordo tra cui tre bambini in stato di disidratazione.
E intanto si muove l'Onu, che ha convocato un vertice sul problema. "È un bel segno", commenta il presidente della Cei Bagnasco. La cronaca aggiunge ogni giorno nuovi metodi utilizzati dai trafficanti di esseri umani: nel sud della Spagna si trasportano migranti e droga sugli acquascooter, visto che le coste distano solo circa 15 miglia. Metodo fantasioso ma molto pericoloso: molto spesso il carico umano non sa nuotare.
TIR CARICO DI DISPERATI - Dopo il Tir della morte, scoperto con 71 corpi senza vita a bordo, e il Tir con 27 migranti trasportati, a sua insaputa, dal camionista italiano, nel pomeriggio di ieri è stato trovato un altro grosso camion carico di disperati:  26 migranti a bordo del mezzo, tra cui tre ragazzini in condizioni critiche. Il camion è stato fermato a St. Peter am Hart, vicino al confine con la Germania. I migranti provenivano da Siria, Afghanistan e Bangladesh. Il conducente, un 29enne romeno, è stato arrestato, mentre i bambini con i genitori sono stati portati in ospedale nella vicina città di Braunau. L'ultimo bollettino medico è confortante: i piccoli ricoverati "si stanno riprendend". Di certo sono stati salvati in extremis: "Non avrebbero resistito molto altro tempo", afferma la polizia austriaca.
ONU E CASA BIANCA  - "E' necessario fare di più" per risolvere la crisi migratoria nel Mediterraneo e in Europa, sottolinea il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che ha annunciato una riunione sul tema a margine dell'Assemblea generale dell'Onu a fine settembre. Ban si è dichiarato "inorridito e rattristato dalla morte dei rifugiati e dei migranti". "Lancio un appello - ha detto - a tutti i governi coinvolti, perchè forniscano risposte globali". E ha aggiunto: "Quando si esaminano le richieste di asilo, gli stati non devono fare differenza in base a religione o identità e non possono costringere le persone a tornare nei posti dai quali sono fuggiti se esistono rischi palesi di persecuzione o attacco". "Non è solamente questione di diritto internazionale, è anche nostro dovere in quanto essere umani", ha affermato Ban.
Anche la Casa Bianca è intervenuta sul tema invitando la Ue a fermare i trafficanti di esseri umani. La crisi dei migranti in Europa, ha sottolineato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, dimostra che la situazione di caos in Medio Oriente ha un impatto anche al di fuori della regione. Pure il New York Times bacchetta l'Europa, accusandola di "aver fallito" e di "aver lasciato sole Italia e Grecia".
SCAFISTI IN MANETTE - In Libia tre persone sono state arrestate a Zuwara da una milizia locale, con l'accusa di essere responsabili della strage in mare di giovedì notte. La milizia ha diffuso le foto dei tre con in mano le immagini dei cadaveri dei bimbi trovati sulle spiagge.
NUOVI SBARCHI - Intanto stamane a Messina sono sbarcati al molo Marconi del porto di Messina altri 683 migranti che si trovavano sulla nave Diciotti della Capitaneria e sono stati soccorsi mentre erano in viaggio nel Canale di Sicilia su due barconi. A bordo ci sarebbero anche i cadaveri di due profughi. Non sono ancora note le cause della morte. Sempre in mattinata è giunta al molo San Cataldo a Taranto la nave "Phoenix" di Medici senza frontiere che ha portato così in salvo 415 migranti recuperati in mare. Tra loro ci sono anche 39 donne e 37 minori.
Nel pomeriggio la nave inglese Protector, inquadrata nel dispositivo Triton, ha tratto in salvo, a 45 miglia dalle coste della Libia, 142 migranti - tra i quali 22 donne (una incinta) e 22 bambini - che erano a bordo di un gommone diretto verso l'Italia.
IL TRAFFICO SU MOTO D'ACQUA - Almeno quindici persone sono state arrestate in Spagna per aver introdotto illegalmente dal Marocco clandestini che trasportavano a bordo di moto d'acqua attraverso lo stretto di Gibilterra, "con grave rischio" per la vita soprattutto dei passeggeri, i quali spesso "non sanno nuotare".
In un comunicato la Guardia Civil precisa che nelle ultime 72 ore sono stati sei gli arresti effettuati soltanto nei pressi di Tarifa, cittadina andalusa situata in un punto nel quale il braccio di mare che separa l'Europa dall'Africa è largo meno di 15 miglia nautiche.
In un caso la moto si è ribaltata a causa dei marosi, ed è dovuta intervenire una vedetta per trarre in salvo il conducente e i due migranti che erano con lui. Ogni trafficante può trasportare fino a tre persone e a 30 chili di droga, di cui spesso proprio gli espatriati sono costretti a farsi carico in cambio del passaggio, per il quale pure pagano forti cifre. Non di rado, all'apparire delle lance della Guardia Costiera sono abbandonati al largo mentre i conducenti invertono la rotta e tornano a tutta velocita' verso la costa marocchina. Se i malcapitati riescono a raggiungere la terraferma, debbono comunque portare con sé gli stupefacenti e riconsegnarli: in genere e' hashish che e' poi rivenduto al dettaglio a un prezzo minimo di 1.600 euro al chilo.
BAGNASCO - "È veramente un bel segno. Finalmente. Un po' tardivo ma lo accogliamo con tanta speranza perché il fenomeno sarà prolungato", dice il presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco commentando l'iniziativa di Ban Ki Moon. "È come se il Sud del mondo si fosse risvegliato improvvisamente e avesse cominciato a muoversi verso il nord del benessere, l'Occidente", ha aggiunto Bagnasco. L'immigrazione, ha proseguito, "è un fenomeno inarrestabile e umanitario perché la gente fugge disperata e nella disperazione cerca qualche ancora di speranza".
GENTILONI - I migranti trovati morti nel cassone di un tir in Austria "pesano sulle nostre coscienze, come le vittime delle rotte mediterranee - dice Gentiloni a Reèubblica - Nelle ore in cui si scopriva la tragedia ero a Vienna, per un vertice di Europa e Balcani". "Fino a poco tempo fa - aggiunge - c'era l'idea che fosse solo un'emergenza italiana e greca, nelle ultime settimane si è diffusa la consapevolezza che il problema investe l'Europa intera". 
RILASCIATO CAMIONISTA ITALIANO - E' stato rilasciato perché giudicato totalmente estraneo ai fatti l'autista italiano fermato venerdì nel Surrey, in Inghilterra, perché a bordo del suo camion erano nascosti 27 clandestini. L'italiano ha dimostrato che i migranti erano saliti a bordo a sua insaputa. Accade di frequente che i migranti salgano di soppiatto sui tir, con l'aiuto di trafficanti di esseri umani, nelle varie stazioni di servizio in cui gli autisti si servono durante i lunghi viaggi. Nel caso dell'autista italiano, 50 anni, fermato sulla M25, l'anello austradale che cinge Londra, era stato proprio lui a fermarsi nell'area di servizio di Cobham perché aveva sentito rumori sospetti a bordo. Il gruppo di clandestini era composto da quattro iracheni (fra i 17 e i 45 anni), nove iraniani (fra i 17 e il 28), due vietnamiti (16 e 26 anni), un quindicenne turco e un siriano 42enne. Quelli che non hanno diritto di restare saranno espulsi dal Regno Unito, ha già preannunciato il ministero dell'Interno britannico.
L'IDENTIFICAZIONE DEI 71 CORPI - Per l'identificazione dei 71 migranti trovati morti giovedì all'interno di un camion parcheggiato in autostrada in Austria la polizia austriaca conta di sfruttare l'esame dei cellulari trovati su alcuni dei corpi, riferisce il portavoce della polizia della provincia di Burgenland, Helmut Marban. Si presume che e vittime provenissero da Siria e forse anche Afghanistan.

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