sabato 29 agosto 2015

Mafia Capitale, sciolto municipio Ostia.

Mafia Capitale, sciolto municipio Ostia. Superpoteri a Gabrielli, Alfano: "Farà risanamento con Marino". Il sindaco: "Soddisfatto"

Roma, 27 agosto 2015 - Dopo settimane difficili, segnate dallo scandalo di Mafia Capitale fino ai funerali-show del boss Casamonica, il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha proposto "lo scioglimento del decimo Municipio del Comune di Roma Capitale e il Consiglio dei ministri ha approvato e accettato la proposta di scioglimento". La decisione è stata annunciata al termine del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi durante la conferenza stampa con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Alfano ha aggiunto di "avere tenuto conto degli elementi della relazione del prefetto Gabrielli". 
Al prefetto spetterà, assieme al sindaco Marino, la cura del risanamento dei settori dell'amministrazione "risultati più compromessi" dall'inchiesta di Mafia Capitale. "Ho proposto di assicurare al prefetto di Roma la pianificazione con il sindaco di un piano di interventi di risanamento in 8 ambiti", ha detto Alfano, "oltre ai tre dipartimenti oggetto di attività commissione anche atti e procedimenti che potranno essere ulteriormente incrementati". Si tratta di verde, ambiente, casa, immigrazione e campi nomadi. Previsto anche un aggiornamento dei regolamenti comunali, la revoca in autotutela degli affidamenti senza regolari procedure concorsuali, un albo delle ditte, monitoraggio della centrale unica degli acquisti, l'implementazione controlli interna, e una revisione dei contratti compresi quelli di servizio con l'Ama.
IL SINDACO MARINO - "Sono soddisfatto per le decisioni che arrivano dal Governo: si è tolta dal tavolo l'ipotesi dello scioglimento del Campidoglio e le parole di Alfano spazzano via i rumors sul commissariamento". Queste le parole del sindaco di Roma Ignazio Marino in merito alle decisioni del Consiglio dei Ministri. "La collaborazione tra Campidoglio e Governo", ha detto, "è un elemento di ricchezza e di sicurezza di grande importanza". "Mi hanno fatto piacere - aggiunge - le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, che ci danno la certezza che Roma e l'Italia sono in grado di affrontare questo impegno e di poterlo fare con capacità e successo".
CAPITOLO GIUBILEO - Per quello che riguarda il Giubileo straordinario, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti ha detto che "il governo ritiene che Roma ce la possa fare e Roma ce la farà". E ancora: "Diversi tipi di opere sono già in corso per il Giubileo e questo è un segnale che durante il mese di agosto il Comune di Roma è stato perfettamente attivo e che il vicesindaco Causi sta svolgendo egregiamente il suo compito e ha lavorato in stretto contatto con il sindaco".
LE REAZIONI - La presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, parla di un 'commissariato di fatto' e rinnova l'invito delle dimissioni a Marino: "Roma ha evitato oggi la più grave umiliazione della sua storia millenaria", riconosce la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, "ma di fronte al commissariamento di fatto da parte del Governo, rinnovo l'appello al sindaco Marino: dimettiti, se non per amore della città che hai dimostrato di non avere, almeno per amor proprio. I romani hanno il diritto di votare per avviare davvero un'opera profonda e radicale di pulizia". Duro anche il vice presidente del Senato Roberto Calderoli, che commenta su Facebook: "Con questa decisione si passa dallo scandalo Mafia Capitale allo scandalo della capitale delle mafie". Da Twitter parla invece Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia: "Su Roma Renzi e Alfano coprono illegalità. Parola torni a cittadini. Al voto al più presto per dare un governo alla Capitale. #Marinodimettiti". Forza Italia, in una nota, afferma che "I romani devono potersi scegliere un nuovo Sindaco ed un nuovo governo della Capitale. Roma deve tornare al più presto al voto per chiudere uno dei capitoli più bui della sua storia recente". Approvazione del ministro della salute Beatrice Lorenzin: "Bene lo scioglimento di Ostia, che è una città nella città, che doveva rappresentare il rilancio del litorale romano e ha finito, purtroppo, con l'essere un centro di illegalità diffusa".

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