martedì 24 febbraio 2015

Per il New York Times l'Oscar delle 'bufale' lo vince il grillino Di Battista

Per il New York Times l'Oscar delle 'bufale' lo vince il grillino Di Battista

. Politica
"And the winner is...". L'Oscar per le migliori (o peggiori) 'bufale' dette dai politici in giro per il mondo, secondo l'autorevole New York Times, lo ha vinto un italiano, il grillino Alessandro Di Battista, che forse non manifesterà tutta la sua felicità per l'originale riconoscimento. Di Battista è finito in prima pagina per una 'perla' pronunciata a Montecitorio sulla Nigeria, Boko Haram e il virus Ebola. Un'affermazione definita "ridicola" dai giornalisti americani che hanno stilato la speciale classifica sottolineando come Di Battista non sia un cittadino qualunque ma un parlamentare, deputato della Repubblica e vice-presidente della Commissione Esteri della Camera. La perla? Questa: "Nigeria, vai su Wikipedia: 60% del territorio è in mano ai fondamentalisti islamici di Boko Haram, la restante parte Ebola" ha detto recentemente il pentastellato. Nelle motivazioni per il 'premio' a Di Battista il NYT spiega che Boko Haram, gruppo terrorista, è diffuso ma non controlla nessuno stato nigeriano, men che meno il 60 per cento dell’intera Nazione. E il numero di casi di Ebola è ridotto, 20. Tanto che la Nigeria è stata dichiarata dall'Oms paese 'free Ebola'. Lo stesso Di Battista lo scorso 12 ottobre, quando i Cinque Stelle organizzarono una manifestazione al Circo Massimo a Roma, disse che in "Grecia cittadini disperati si iniettano il virus dell’Aids per prendere il sussidio". Era un’informazione proveniente da uno studio realizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che però si era già scusata nel 2013 evidenziando di aver commesso un errore e sottolineando la mancanza di prove certe.  

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