domenica 20 gennaio 2013

TERRACINA: APPALTI DELL’IMMONDIZIA


                                      Al Sindaco del Comune di Terracina
                                                                                              Dott. Nicola Procaccini

                                                                                              All’Assessore alle Finanze
                                                                                              Dott. Paolo Cerilli

                                                                                              All’Assessore all’Ambiente
                                                                                              Dott. Mariano De Gregari



            E’ POSSIBILE PARLARE DI APPALTI DELL’IMMONDIZIA NEL NOSTRO COMUNE SENZA FARSI CORRERE APPRESSO DALLE FORZE DELL’ORDINE ?

            Notizie di stampa ci anticipano che nell’imminenza del passaggio dell’appalto dell’immondizia tra la espulsa ed arricchita Servizi Industriali e la ditta che subentrerà, qualcuno  sta organizzando il ricorso alla mobilità e che tale ipotesi ha già messo in subbuglio lavoratori ed organizzazioni sindacali, come se non bastasse il già proclamato sciopero del prossimo 31 Gennaio.

            Al fine di dare un contributo atto ad evitare appiattimenti su posizioni dominanti, tensioni, scioperi, cause, denunce, scioperi spontanei  e  così via, ritengo opportuno, scusate la presunzione, darvi qualche consiglio affinché da parte vostra si sia super partes veramente e tutti i pericoli sopra citati, nell’interesse della città, dei dipendenti, del futuro datore di lavoro e del servizio, vengano evitati.

            Scusate ancora, ma posso permettermi di darvi questi pochi consigli dall’alto di una modesta ultraquarantennale esperienza sindacale, che se volete è a vostra disposizione sin da subito.

                                                           GRATUITAMENTE

a)      Perché mai la servizi Industriali, che si è vista NEGARE dall’INPS di Latina prima e dall’INPS Nazionale poi, ad avere sgravi contributivi ed il 50% dell’indennità di mobilità che avrebbero dovuto percepire i dipendenti, dovrebbe fare gratis questo favore, di far godere all’azienda che gli soffia l’appalto, gli sgravi contributivi e finanziamenti per la mancata mobilità goduta dai dipendenti, che a lei sono stati negati?

b)      Non si capisce in forza di quale ragione i DIPENDENTI DOVREBBERO REGALARE QUELLA PARTE DI SALARIO  MATURATA A TITOLO DI SCATTI D’ANZIANITA’, DOPO DECINE DI ANNI DI LAVORO, ALL’AZIENDA SUBENTRANTE.

c)      La legge obbliga la Servizi Industriali ad effettuare il servizio sino a quando non è pronta l’azienda subentrante, quindi la legge prevede che neanche per un giorno deve essere lasciata mondezza per strada. Quindi i lavoratori non possono essere licenziati e lasciati due tre giorni disoccupati per consentire all’azienda che subentra di poter ricorrere all’istituto della mobilità. FERMO RESTANDO SEMPRE IL FATTO CHE LA SERVIZI INDUSTRIALI SIA DISPONIBILE AD APRIRE LA PROCEDURA, perché E’ DA LEI CHE DEVE PARTIRE LA PROCEDURA. SE LA SENTE IN TALE CONTESTO LA SERVIZI INDUSTRIALI DI RISCHIARE ULTERIORMENTE VISTE LE INDAGINI ANCORA APERTE SULLA GESTIONE ATTUALE DEL SERVIZIO E DEL CONFERIMENTO, DA PARTE DELLA GUARDIA DI FINANZA?

d)      Ed Il sindacato? Se il sindacato non è d’accordo, e per quanto mi risulta non è d’accordo, dovete sapere che la procedura di mobilità per arrivare a conclusione dal giorno che si apre, con il sindacato contrario, dura non meno di 73 giorni.

Siamo sicuri che tra 73 giorni avremo ancora necessità di avere un’altra ditta?
  
e)      Da ultimo, e non per importanza, la dichiarazione congiunta sottoscritta tra le parti sociali allegata all’art. 6 del Contratto Nazionale di lavoro stabilisce quanto segue:

Le parti stipulanti si danno atto che: L’art. 7, comma 4 bis, del D. L. 31.12.2007, n. 248, convertito in legge 28.02.2008 n. 31, stabilisce la non applicabilità dell’art. 24 della legge n. 223/91 (legge sulla mobilità)  alla fattispecie, regolata dal presente articolo , relativa all’avvicendamento di imprese nel medesimo appalto con correlata assunzione da parte dell’impresa subentrante del personale ivi impiegato.

Quindi le parti sociali hanno stabilito autonomamente, in virtù di una legge dello stato che nella fattispecie non si applica la mobilità.

Pertanto, a parere dello scrivente, alla luce di quanto sopra esposto, si configurerebbe quale reato, e più precisamente truffa all’INPS, qualsiasi passaggio dei lavoratori tramite le liste di mobilità. Per cui sono vivamente e caldamente a pregarvi di scongiurare a priori qualsiasi ipotesi di ragionamento sulla mobilità, che vede il sottoscritto e Sinistra Ecologia e Libertà nettamente contrari a tale soluzione e pertanto pronta a far valere la ragione.

                                              Il Consigliere Comunale
                                               Vittorio Marzullo         

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