sabato 12 gennaio 2013

Addio ad una delle più grandi attrici italiane: è morta Mariangela Melato


Addio ad una delle più grandi attrici italiane: è morta Mariangela Melato

Il funerale di Mariangela Melato si terrà a Roma sabato alle ore 15.00 presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo. A darne notizia, insieme alla famiglia, è Renzo Arbore. La grande attrice è scomparsa a 71 anni, era nata a Milano. Si è spenta stamattina in una clinica romana. Era malata da tempo di tumore. Con lei scompare una delle più versatili ed espressive interpreti di cinema e teatro del nostro Paese. Capace anche di muoversi a suo completo agio, perfino in numeri di ballo, nell'era aurea della tv italiana. Sofisticata e diretta, carnale e impalpabile, sempre benedetta dal grande dono dell'ironia.
L'accademia e l'illustrazione - Nata a Milano nel 1941, da giovanissima Mariangela Melato studia pittura all'Accademia di Brera, disegna manifesti e lavora come vetrinista a La Rinascente per pagarsi i corsi di recitazione di Esperia Sperani. Nel 1960, non ancora ventenne, entra nella compagnia di Fantasio Piccoli, debuttando come attrice in Binario cieco di Terron, rappresentato al Teatro Stabile di Bolzano.
Fo, Visconti, il cinema - Dal 1963 al 1965 lavora con Dario Fo in Settimo ruba un po' meno e La colpa è sempre del diavolo. Nel 1966 è impegnata allo Stabile di Trieste. Nel 1967 lavora con Luchino Visconti ne La monaca di Monza. Nel 1968 si afferma definitivamente nella sua attività teatrale con l' Orlando furioso di Luca Ronconi, ma trova il grande successo anche nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluia brava gente (1971). Nel 1970 debutta al cinema nel film di Pupi Avati Thomas e gli indemoniati. Nel cinema alterna ruoli drammatici (La classe operaia va in paradiso, 1971, e Todo modo, 1976, di Petri; Caro Michele, 1976, di Monicelli; Oggetti smarriti, 1979, e Segreti segreti, 1985, di Giuseppe Bertolucci; Dimenticare Venezia, 1979, eIl buon soldato, 1982, di Franco Brusati; Figlio mio, infinitamente caro, 1985, di Valentino Orsini) a quelli da commedia.
Con Lina e Giannini - Mariangela Melato lega indissolubilmente il suo percorso cinematografico a quello di Lina Wertmuller e di Giancarlo Giannini, girado una serie di commedie grottesche di grande successo, comeMimì metallurgico ferito nell'onore (1972), Film d'amore e d'anarchia (1973) e Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974). E ancora Casotto (1977) e Mortacci (1988) di Sergio Citt.
Il teatro prima di tutto - La sua carriera e la sua indole rimangono comunque inderogabilmente legati al mondo del teatro. Qui affronta personaggi di grande impegno nelle tragedie Medea (1986) e Fedra (1987) di Euripide e nelle commedie Vestire gli ignudi di Pirandello (1990) e La bisbetica domata di Shakespeare (1992). Dagli anni novanta, scoperta in precedenza da Renzo Arbore, lavora per la televisione (Scandalo, 1990, Una vita in gioco, 1991, Due volte vent’anni, 1995, L'avvocato delle donne, 1997; Rebecca, la prima moglie, 2008) senza trascurare mai l'impegno teatrale (Il lutto si addice ad Elettra, 1996; La dame de Chez Maxim, 1998; Fedra, 1999; Un amore nello specchio e Madre Coraggio, 2002; La Centaura, 2004; Chi ha paura di Virginia Woolf?, 2005; Il dolore, 2010). Nel 2011 riporta il grande teatro italiano in prima serata sulla Rai, recitando assieme a Massimo Ranieri in Flumena Marturano di Eduardo De Filippo. Al cinema ritorna in La fine è nota (1993) di Cristina Comencini, Panni sporchi di Mario Monicelli e Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro (1999), Vieni via con me (2005) di Carlo Ventura. Era sorella dell'attrice e cantante Anna Melato.

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