giovedì 10 gennaio 2013

LA PATTUMIERA. TRE IMPIANTI IN PROVINCIA DI LATINA PER TRATTARE I RIFIUTI DI ROMA, IL GIORNO DELLA SCONFITTA


LA PATTUMIERA. TRE IMPIANTI IN PROVINCIA DI LATINA PER TRATTARE I RIFIUTI DI ROMA, IL GIORNO DELLA SCONFITTA
di Graziella Di Mambro
Pattumiera per sempre. Il decreto del ministro dell’Ambiente illustrato ieri pomeriggio ad enti locali e gestori di discariche e impiantistica di settore certamente non porterà Roma sull’orlo della crisi ma, in compenso, trasformerà il nord pontino in un grande sito di stoccaggio e trattamento dell’immondizia della capitale. Infatti il ministro ieri pomeriggio per prima cosa ha puntualizzato che il commissario straordinario avrà pieni poteri per autorizzare gli impianti di trattamento che dovranno essere in numero tale da esaurire tutta la domanda per Roma e il Lazio. Ecco le tappe: entro otto giorni, come scritti nel decreto, il commissario provvederà, previa diffida degli amministratori, all’attuazione delle capacità residue degli impianti di pre trattamento dei rifiuti, prima che gli stessi siano conferiti in discarica. Un iter più che accelerato nel quale sono coinvolte principalmente le province di Frosinone e Latina; in particolare sul territorio pontino opera l’impianto di Tmb della Rida di Aprilia, al momento sottoutilizzato e quindi potrà accogliere i rifiuti della capitale fino ad esaurimento. Ma ciò che cambia inesorabilmente il futuro di Latina è il secondo punto, ossia l’autorizzazione immediata per gli altri impianti che sono due, quelli di Ecoambiente e Indeco. Ciò significa che nel giro di un paio di anni saranno attivi in provincia tre impianti di pre trattamento, nel raggio di circa 10 chilometri fra Latina e Aprilia e la loro capacità complessiva sarà sufficiente a trattare i rifiuti di Roma ma poi saranno necessarie aree vicine (probabilmente la stessa di Montello) per il materiale di scarto. Dunque i rifiuti della capitale saranno per sempre portati a Latina e anche la discarica non potrà che crescere anziché chiudere. Diciamo che ieri pomeriggio si è registrata una sconfitta su tutti i fronti, anche per il Comune di Latina che cominciava sperare di sottrarsi dopo decenni alla servitù dei rifiuti di tutta la provincia. Nel corso della riunione il presidente dell’amministrazione provinciale di Frosinone si è opposto fermamente a qualunque trasferimento di immondizia da Roma, silenzio invece da parte del presidente Cusani che probabilmente medita l’ennesimo (inutile) ricorso al TAR. D’altro canto la Provincia di Latina si era già un po’ rassegnata agli impianti di trattamento, al punto che appena un mese fa aveva dato parere favorevole all’iter di autorizzazione della struttura proposta da Indeco s.r.l. Di fatto su questo territorio ci sarà la disponibilità a trattare 450.000 tonnellate l’anno presso Rida di Aprilia, 180.000 tonnellate annue presso l’impianto Ecoambiente di Montello e 220 in quello di Indeco sempre a Montello. Sia il primo che gli altri due devono conferire la parte residuale in zona vicina, quindi ancora a Montello. Se queste strutture, che obbligatoriamente saranno autorizzate entro una settimana, non dovessero «lavorare» anche i rifiuti di Roma andrebbero in crisi sia economica che strutturale e sarebbero addirittura dannose per l’ambiente.

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