sabato 13 luglio 2013

TERRACINA: NEGLIGENZA O INCAPACITA?

                                                NEGLIGENZA O INCAPACITA?

            Come è noto dal 1999 era in vigore nel nostro Comune un regolamento che, nel caso in cui vi fosse stata la necessità di stipulare degli atti di compra vendita con  l’ENTE,  questi atti venivano stipulati dal Segretario Comunale con l’ausilio dell’ufficio contratti del Comune.

            Tale servizio evitava al cittadino di rivolgersi a liberi professionisti per l’istruttoria delle pratiche necessarie, ed il costo, rogito compreso era di LIRE 500.000 ieri e 258 Euro oggi, che andavano suddivisi tra tutti i soggetti che operavano alla istruttoria a tali pratiche e delle relative procedure.

            Al Comune il tutto veniva GRATIS.

            Una recente delibera di Giunta, dopo il parere dell’ ANCITEL del 22-03-2013 che affermava che tale introito erogato ai dipendenti doveva essere regolato dalla contrattazione integrativa, annullava l’onere per il comune di istruire le pratiche che lo riguardavano,

ABOLENDO TUTTE LE DELIBERE EMESSE IN PRECEDENZA.

            Con il risultato che si aggravano le condizioni procedurali ed economiche per i cittadini.

            Infatti il Segretario Generale , interpellato in quanto nessuna procedura alternativa nel frattempo si era emanata, con nota prot. n. 31890/U del 1-07-2013 rispondeva :

L’utenza dovrà essere invitata a rivolgersi a professionisti esterni per la stipula e per i conseguenti adempimenti fiscali ed amministrativi.

            Il risultato di tale sciagurato modo di amministrare, seguendo anche gli sbalzi di umore della responsabile finanziaria, che due anni fa ha dato parere positivo, dopo due anni ci ripensa ed esprime parere negativo, oltre a mettere in crisi gli utenti ha messo in crisi anche l’ENTE, in quanto ai liberi professionisti è costretto a rivolgersi anche il Comune, con notevole aggravio dei costi, sia per l’istruzione delle pratiche che per i rogiti.

            Abbiamo infatti appreso, da una lettera formale scritta dal capo settore dell’ufficio gare e contratti, che nei giorni  che vanno tra il 15 ed il 19 di questo mese, un Dirigente del Comune di Terracina dovrà recarsi a Bologna per andare a sottoscrivere un atto notarile, in quanto in base alla nuova procedura è in capo al cittadino chiedere a quale studio notarile rivolgersi e per sua comodità, nel caso specifico, il cittadino ha scelto uno studio con sede a Bologna.

            Ora c’è da domandarsi quanto costa una giornata di un dirigente che guadagna oltre centomila Euro l’anno? E quanto costa di trasferta? E quanti altri sono i costi indiretti  e diretti che il Comune dovrà affrontare per questo rogito, quando fino a tre mesi fa non pagava nulla?

            Perché prima di annullare tali delibere che sono state in vigore per ben quattordici anni, non si è pensato di aprire una contrattazione sindacale che prevedesse una nuova regolamentazione della materia ed evitasse disagi e costi incalcolabili sulla pelle del Comune e dei cittadini?

            Perché prima di abrogare le vecchie norme non si è provveduto a farne di nuove?

            Forse perché pensare è fatica, ma chi vuole amministrare senza pensare e senza faticare  è meglio che si dimetta e se ne vada.

                                   Il Consigliere Comunale

                                   Vittorio Marzullo 

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