martedì 11 giugno 2013

Elezioni, trionfo Pd sul Pdl: 16 a zero nei capoluoghi. A Roma vince Marino su Alemanno

Elezioni, trionfo Pd sul Pdl: 16 a zero nei capoluoghi. A Roma vince Marino su Alemanno

In pochi sono andati a votare, con un'affluenza definitiva ferma al 48,5%, ma per il centrosinistra è stato un trionfo con 11 capoluoghi su 11 ai ballottaggi, 16 su 16 compreso primo turno. Primo fra tutti il successo romano di Ignazio Marino che è arrivato al 63,9%, staccando il sindaco uscente Gianni Alemanno fermo al 36%. Il Pd ha strappato anche i sindaci di Viterbo, Imperia, Brescia, Iglesias, Treviso e conferma quelli di Avellino, Lodi, Sondrio, Ancona, Isernia, Barletta, Massa, Pisa, Siena e Vicenza.
Marino vince a Roma - A Roma il candidato del centrosinistra, il medico Ignazio Marino, che già al primo turno aveva conquistato quasi il 43% dei consensi, ha strappato la città al sindaco uscente, Gianni Alemanno (Pdl), trionfando con il 63,9%; Alemanno si ferma al 36,1%. La città fa però anche segnare un preoccupante astensionismo: a Roma ha votato il 44,93%, -8% rispetto al primo turno quando era andato a votare poco più di un elettore su due. In generale, a livello nazionale l'affluenza ha segnato un calo di ben 11 punti rispetto a 15 giorni fa: ha votato il 48,5%, rispetto al 59,7% del primo turno. "Sento l'orgoglio di riprenderci la nostra Roma. faremo il possibile per essere all'altezza di questo ruolo", è stato uno dei passaggi della conferenza stampa con la quale il neo-sindaco ha accolto il risultato elettorale. Dall'altra parte Alemanno si accolla tutte le responsabilità della sconfitta - "non farò lo scaricabarile", ha detto - e promette collaborazione con la nuova anmministrazione.
Finita "l'era Gentilini" a Treviso - Nei capoluoghi brucia alla Lega la sconfitta di Gentilini, il "sindaco sceriffo" che, direttamente o indirettamente, ha guidato la politica di Treviso dal lontano '94. ''E' finita l'era Gentilini, è finita l'era della Lega e del Pdl", ha commentato lo stesso ex primo citadino.
Siena resta al Pd - A Siena, storica roccaforte del centrosinistra sconvolta dal caso Monte dei Paschi, Bruno Valentini (Pd, Sel e lista civica) riesce, con il 52% dei voti, a prevalere di misura su Eugenio Neri, che si ferma al 48%. Altro dato eclatante è quello di Brescia, dove, dopo 5 anni, la città torna ad essere guidata dal centro sinistra. Emilio Del Bono, sostenuto da Pd e civiche, ha ottenuto il 56,52% dei voti. Il candidato del centro destra, il sindaco uscente Adriano Paroli, si è fermato al 43,47%.
Imperia strappata al centrodestra - Un altro feudo strappato al centrodestra è Imperia: dopo 20 anni di governo di centrodestra, il feudo dell'ex ministro Claudio Scajola ha deciso di cambiare. Il nuovo sindaco è l'imprenditore Carlo Capacci, sostenuto da Pd e tre liste civiche, tra cui una che fa capo all'ex sindaco Paolo Strescino (ex Pdl) e che raccoglie dissidenti del Pdl. Ha vinto il ballottaggio con oltre il 76%; al candidato Pdl, Erminio Annoni, il 23,8%. Il centrosinistra torna anche alla guida di Viterbo, dopo 18 anni: Leonardo Michelini, con il 62,9% dei consensi, ha strappato la città al sindaco uscente Giulio Marini, che si è fermato al 37,1%.
Iglesias, Lodi e Barletta al centrosinistra - A Iglesias, commissariata e prima in mano al centrodestra, vince, anche se di misura, Emilio Gariazzo (Pd, Sel, Comunisti italiani, liste civiche) con il 51,7%. Il centrosinistra riesce a riconfermare la poltrona del sindaco a Lodi - dove vince Simone Uggetti (Pd, Sel e liste civiche) - a Barletta, dove si impone, con il 62,9%, Pasquale Cascella, giornalista ed ex portavoce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ad Avellino, dove vince Paolo Foti, con il 60,6% dei consensi e ad Ancona. Qui Valeria Mancinelli, candidata del centro sinistra, ha battuto con il 62,6% lo sfidante del centro destra Italo D'Angelo (37,4%) ed è il primo sindaco donna della città.
Gli altri comuni - Negli altri 56 comuni al voto - 54 superiori ai 15 mila abitanti, 2 inferiori a questa cifra - 34 sono andati al centrosinistra, 2 se li è aggiudicati il Movimento Cinque Stelle: sono Pomezia (Latina) e Assemini (Cagliari). Negli altri 18 ha vinto il centrodestra. In alcuni, tuttavia, lo scontro è stato tutto interno a quest'area: è il caso di Sabaudia, dove il candidato di Fratelli d'Italia, Maurizio Lucci, ha vinto, con il 56,1%, su quello sostenuto da Pdl, La Destra e liste civiche, Giovanni Secci. O di Bisceglie, in Puglia, dove l'esponente sostenuto da Unione di centro e liste civiche, Francesco Carlo Spina, ha battuto il candidato del Pdl, Giovanni Casella.
Mele eletto a Carovigno - E a Carovigno (Brindisi) è sindaco Cosimo Mele, l'ex deputato dell'Udc dello scandalo a luci rosse dell' estate 2007 nell'Hotel Flora di Roma: ha battuto, sostenuto da diverse liste civiche, Antonia Gentile, sostenuta dal Pdl. Infine a Sulmona, funestata dalla morte del candidato Di Benedetto durante la campagna elettorale, ha vinto Giuseppe Ranalli (Pd).

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