domenica 3 luglio 2016

Terracina – Monte San Biagio 1-1

Terracina – Monte San Biagio 1-1

by supermarco
La fantasmagorica e terribilmente provinciale campagna elettorale per le amministrative a Terracina ci ha riservato una puntata dedicata anche a Monte San Biagio.
Già, perché il Comune confinante con Terracina ha deciso di aumentare le tariffe per i non residenti previste per il parcheggio della locale stazione ferroviaria.
Immediatamente dalla nostra città si sono levati strali contro il sindaco di Monte San Biagio, partiti ovviamente dal paladino della terracinesitudine.
La solita, vecchia, stantia strategia di trovare un nemico esterno per nascondere le mancanze interne.
Mancanze di contenuti e di progettualità.
Al nostro “eroe”, novello William Wallace (il protagonista del film “Braveheart”), si sono poi accodati gli altri candidati.
«Così si danneggia il turismo!», è stata una delle affermazioni che abbiamo letto sui giornali.
Incuriositi da tutto questo “starnazzare”, abbiamo cercato informazioni sul sito Internet del Comune di Terracina, e che cosa abbiamo trovato?
A Terracina, per i parcheggi, i residenti pagano una tariffa, mentre i non residenti pagano una tariffa più alta.
Ma... così non si danneggia il turismo?!?
Parafrasando l’“eroe locale”, Terracina era in vantaggio 1-0, ma ora Monte San Biagio ha pareggiato.
Adesso la prima cosa che dovrebbe fare il nuovo sindaco, non appena insediatosi, dovrebbe essere uniformare le tariffe per i parcheggi dei non residenti a quelle dei residenti.
Questa premessa solo per dimostrare la povertà di contenuti messa in campo dai candidati durante la campagna elettorale.
Come già scritto in un precedente articolo, destra e sinistra servono solo per farci litigare, un po’ come Juventus e Milan.
E los de arriba, quelli di sopra, si divertono.
Ma poi restano i problemi di los de abajo, cioè di quelli che stanno di sotto.
Di che cosa ha bisogno una persona, terracinese o meno, che scende dal treno alla stazione di Monte San Biagio?
Prima di tutto, di informazioni. Deve sapere come arrivare a Terracina, quale autobus prendere, dove poter acquistare i biglietti.
Nell’atrio della stazione ferroviaria non c’è scritto nulla al riguardo. Eppure non è facile affiggervi delle informazioni. Sarebbe anche utilissimo sapere a che ora è previsto il passaggio dei bus Cotral che vanno a Terracina oppure a Fondi. Certo, ora gli orari di passaggio dei mezzi Cotral si possono conoscere anche tramite la app per cellulari Moovit, ma non tutte le persone sono dotate di uno smartphone. Un tabellone elettronico sarebbe fantascienza? I turisti che arrivano devono continuare ad elemosinare informazioni dai pendolari che scendono rapidamente dai treni e si recano trafelati verso la propria auto o verso gli autobus?
In secondo luogo, la fermata dei bus Cotral è stata spostata. Mentre i mezzi per Terracina aspettano fermi nel piazzale dall’altro lato della via Appia rispetto alla stazione ferroviaria, per salire sui bus in transito bisogna spostarsi di qualche centinaio di metri verso Fondi. Non è più come un tempo, quando i pullman si fermavano proprio davanti alla stazione, per cui le persone potevano tranquillamente posizionarsi sul marciapiede e tenere d’occhio sia il bus parcheggiato, sia quelli di transito per salirci al volo. Ora non è più così, per cui le persone si organizzano in coppia: uno si posiziona vicino al piazzale, l’altro alla fermata dei bus di transito, poi si fanno dei “segnali di fumo” per comunicare tra loro e salire sul primo mezzo in partenza o in transito.
Inoltre, alla fermata sulla via Appia non c’è una pensilina per riparare i viaggiatori dalle intemperie e manca un cestino (non a caso, quando la fermata si trovava proprio di fronte alla stazione ferroviaria, a terra si era creato un immondezzaio di pacchetti di sigarette, mozziconi, cartacce varie, ecc.). Non ci vogliono 20 lauree per capire che andrebbe installato un cestino.
Ma per favorire il più possibile i viaggiatori, il bus per Terracina non dovrebbe stazionare nel piazzale, bensì dovrebbe andare a parcheggiarsi proprio alla fermata che si trova a qualche centinaio di metri dalla stazione, così chi è diretto a Terracina può partire comodamente il prima possibile. Anche perché le direttive Cotral, al riguardo, non sono chiare: se il treno da Roma è in ritardo, l’autista aspetta, ma non siamo mai riusciti a capire se l’autista debba anche aspettare il treno in ritardo proveniente da Napoli. Né siamo mai riusciti a capire per quanto tempo l’autista debba aspettare il treno in ritardo da Roma. Interrogati al riguardo, ogni autista ha fornito una risposta “personalizzata”.
Eppure ci sarebbe un’ulteriore soluzione che accontenterebbe tutti, ma nessuno dei super candidati alle elezioni ci ha pensato: il car sharing.
Non un car sharing comunale, bensì intercomunale, cioè attivato tra tutti i Comuni del territorio, in modo da favorire gli abitanti di Monte San Biagio che devono recarsi alla stazione ferroviaria oppure devono venire all’ospedale di Terracina o anche semplicemente al mare nella nostra città.
Stesso discorso per Priverno e Sonnino: i turisti col car sharing potrebbero visitare il Castello ed il Museo della Matematica di Priverno e l’Abbazia di Fossanova, i privernesi ed i sonninesi potrebbero venire al mare (o all’università di Terracina), i terracinesi potrebbero andare alla stazione di Fossanova.
Con maggior autonomia, senza dover per forza essere legati agli orari del Cotral e/o delle navette Cotri.
Il tutto in un’efficiente e funzionante logica in linea con il principio di leale collaborazione tra amministrazioni pubbliche, e non in base al principio di sussidiarietà come erroneamente afferma uno dei candidati sindaci al ballottaggio.
Fantascienza?
Eppure ad Aprilia l’hanno capito che se determinati servizi (i trasporti e lo smaltimento dei rifiuti) vengono gestiti su base intercomunale si ottengono risultati migliori. Ma ad Aprilia amministrano i civici di larghe vedute.
E probabilmente tra poco anche a Latina.
E a Terracina? Quando vedremo amministrare anche da noi i civici di larghe vedute, anziché assistere a penose ed imbarazzanti campagne elettorali all’insegna della mancanza di progettualità e del provincialismo più becero?

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