sabato 30 agosto 2014

OFFSHORE NOCIVO PER L’ECOSISTEMA MARINO

OFFSHORE NOCIVO PER L’ECOSISTEMA MARINO, IL WWF DI TERRACINA CHIEDE AL SINDACO DI ANNULLARE L’EVENTO
Da alcuni giorni sono comparsi nella città manifesti che pubblicizzano la seconda edizione, nelle acque del nostro Comune, della Tappa Mondiale di Offshore “UIM Class-1 Wors Powerboart Championship 2014”. Il WWF aveva già criticato l’edizione dello scorso anno per il negativo impatto ambientale. Per il 2014, ci risulta che, a tutt’oggi, non sia stata depositata negli uffici comunali competenti nessuna richiesta da parte della società organizzatrice che ha invece avviato una importante campagna pubblicitaria dell’evento.
  • La fascia marino-costiera del Comune di Terracina è interessata da Sito di Interesse Comunitario per i fondali tra Capo Circeo e Terracina per la presenza di praterie di Posidonia oceanica (Habitat 1120, codice IT6000013) istituito dalla Regione Lazio con deliberazione di G.R. n. 1534 del 21 novembre 2002 per la conservazione della diversità biologica dell’area marina prospiciente la costa del Comune di Terracina. La Posidonia oceanica è una pianta superiore, presente solo nel Mediterraneo, che forma vaste praterie sottomarine che si sviluppano lungo il litorale costiero fino a circa 40 metri di profondità ed hanno un ruolo fondamentale nell’ecosistema del bacino mediterraneo. Esse, infatti, sono uno dei produttori primari di ossigeno e di sostanze organiche, inoltre sono fondamentali per la sopravvivenza di numerose specie di vegetali ed animali, costituendo il riparo ideale per questi organismi marini che trovano tra le sue foglie condizioni ottimali per la riproduzione e l’alimentazione.
  • La stessa fascia marino-costiera è altresì interessata da un’area marina protetta di ripopolamento ittico nello specchio acqueo antistante il tratto di costa tra Porto Badino e Terracina realizzata nel 2007 a seguito di finanziamento erogato dalla Regione Lazio relativo alla Misura 3.1 “Protezione e sviluppo delle risorse acquatiche”, Reg. CE n. 1263/99-XXXX Lazio 2000/2006 (si tratta di un’area ubicata a circa 650 metri dall’arenile per una superficie complessiva di circa 250.000 mq, pari a 25 ettari). La Regione Lazio ha stanziato 900.000 euro di Fondi Europei per realizzare interventi di tutela, di recupero e di sviluppo degli ecosistemi delle acque e per il miglioramento ambientale dei siti che fanno parte della rete ecologica europea Natura 2000. Sembra ad una prima analisi singolare, ad esempio, che la Regione conceda un finanziamento cospicuo come quello già versato per la prima parte del progetto Mare Nostrum di tutela della flora e della fauna marina e quello che è stato chiesto per la seconda parte, per poi permettere la realizzazione di un evento simile che a nostro avviso ha, soprattutto sulla fauna, un effetto devastante a causa delle forti onde d’urto che si propagano nell’acqua. Senza contare il forte inquinamento sonoro e dell’aria che lo scorso anno hanno reso la nostra città invivibile per alcuni giorni a causa del forte odore nell’aria di combustibile e del forte rumore.
In questa iniziativa l’aspetto ambientale, ma soprattutto l’impatto negativo sull’ambiente non è stato minimamente preso in considerazione. Ne consegue che la nostra associazione chiederà formalmente l’intervento degli organi competenti per valutare la completezza della documentazione presentata, quando sarà presentata, affinché venga rispettata intanto la legittimità delle procedure e, naturalmente, la tutela ambientale che nelle delibere di Giunta e di Consiglio comunale vengono continuamente ricordate come strumento per raggiungere la sostenibilità ambientale e l’attribuzione della bandiera blu.

Il WWF Litorale Pontino nel frattempo chiede al sindaco di considerare l’opportunità di annullare l’evento.

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