martedì 13 marzo 2012

Povera Terracina

POVERA TERRACINA, AL PEGGIO NON C’E’ MAI FINE












Questo indecente ed avvilente balletto, a cui stiamo purtroppo tutti assistendo nostro malgrado, dimostra tutto il pressappochismo, l’approssimazione, il vivere al momento, senza un’idea di sviluppo e di progettualità nel disegnare o pensare il futuro della nostra città da parte dell’intera maggioranza che governa la città.







Non è la prima volta, nonostante che siano solo pochi mesi da quando si è eletto il nuovo Consiglio Comunale, che l’attività amministrativa è bloccata dalle lacerazioni interne alla maggioranza dovute alla loro ansia di occupare poltrone. Basta vedere quanto accaduto per l’assegnazione delle presidenze delle commissioni consiliari, dove gli ultimi aggiustamenti sono di non meno di due mesi fa.







Il nostro Sindaco, che avrà pure fatto il Consigliere Comunale in passato, avrà pure fatto l’addetto stampa di un Ministro della Repubblica Italiana, avrà anche portato una truppa di ministri a Terracina per sostenerlo in campagna elettorale, avrà anche difeso la porta dei gloriosi tigrotti del Terracina calcio, ma quello che emerge dalle vicende che stiamo vivendo è che egli quale contrattualista nei confronti del Senatore Forte ha mostrato tutta la corda e la sua incapacità a reggere il confronto.







La consiliatura che stiamo vivendo è caratterizzata di SPOT, di slogan, di promesse, di apparizioni ovunque e comunque, di atti di arroganza continui in Consiglio Comunale per nascondere l’incapacità di non riuscire a mantenere il confronto con l’opposizione e con S E L in Particolare. Per questo basta vedere cosa è accaduto: Si porta continuamente all’ODG del Consiglio Comunale il punto sulle interrogazioni, ma interrogazioni in consiglio non se ne portano. E’ dal 22 Luglio scorso che stiamo aspettando che portino in consiglio l’interrogazione sul comportamento dell’ex presidente del Consiglio Comunale Patrizio Avelli, per aver nascosto al precedente Consiglio Comunale l’ordinanza della Corte dei Conti, ma benché più volte sollecitati non rispondono. Non vogliono discutere in Consiglio Comunale le mozioni presentate dalla minoranza e da S E L in particolare, e quando le portano non partecipano al dibattito e votano contro, anche quando le contraddizioni sono palesi, marcate e macroscopiche, come il regalo di decine di migliaia di EURO al mese che si stanno gentilmente erogando alla Servizi Industriali, sotto forma di sgravi contributivi a scapito delle pesanti bollette che pagano tutti i cittadini e le attività commerciali.







E guardate l’imboscata tenuta all’Azienda Speciale, come si può sperare che un’azienda interamente partecipata dal Comune possa essere amministrata bene quando l’Assessore responsabile aspira ad esserne il Direttore Generale, in presenza di un direttore che è li in quanto vincitrice di un pubblico concorso?







La doppiezza dell’Assessore Alla che da una parte, esattamente nella commissione consiliare ai servizi sociali, approva il piano programma dell’Azienda Speciale con i relativi impegni finanziari, e poi va in Giunta ed approva un trasferimento che non copre per ben 1.200.000 Euro il piano programma. Lascia che l’azienda Speciale dopo aver chiuso il 2010 in cui il Comune deve trasferire ad essa ancora 1.276.000 Euro, continui ad applicare lo stesso piano programma accumulando così altri crediti nei confronti del Comune e poi a consuntivo si comunica all’azienda Speciale che non gli danno i trasferimenti.







E’ chiaro che tutto questo è stato appositamente voluto e si ci è adoperati affinché si mettesse in crisi l’azienda Speciale, della quale noi siamo sempre stati critici, questo sia chiaro a scanso di equivoci.







Ma tutto questo congiurare, tramare a fini personali, con il solo obiettivo di accaparrarsi un posto da oltre centomila Euro l’anno di stipendio, ha fatto si che non è minimamente sfiorato alla testa di nessuno che li ci sono cento famiglie che da quel lavoro ricavano un minimo di reddito con cui sostengono le spese delle proprie famiglie. Che c’è l’orfanotrofio Gregorio Antonelli che tra l’istituzione e l’Azienda Speciale vanta un credito nei confronti del Comune di oltre 500.000 Euro e che eroga un servizio essenziale a favore di BAMBINI, ripeto BAMBINI che sono stati meno fortunati di altri e che senza quel servizio gravi sarebbero le ricadute nei loro confronti. Che ci sono persone disagiate, indigenti che hanno bisogno di assistenza in modo continuativo, famiglie che devono ricevere sussidi, contributi per i fitti delle loro abitazioni altrimenti vengono sfrattate. E della liquidazione coatta decisa dal Ministero del Tesoro della coop sociale Insieme perché a causa del mancato pagamento delle spettanze non è riuscita a pagare i propri debiti, con la conseguente richiesta alle famiglie, da parte del liquidatore di una richiesta di restituzione di migliaia di Euro.







Quante altre aziende sono destinate a saltare?







No tutto questo non solo non fa parte del dibattito politico, ma vengono assunti quali ostaggi sulla cui pelle devono essere strumentalmente portate avanti delle battaglie per l’affermazione della destinazione di una due poltrone da centinaia di migliaia di Euro all’anno di stipendio. Si è voluto andare appositamente in fretta e furia alla gestione fallimentare degli arenili e del Tempio di Giove, perché più si accumulavano fallimenti e più era facile far fuori il Direttore dell’Azienda Speciale perché bisognava liberarsi di quella persona ed appropriarsi di quello stipendio, cioè riportarlo all’interno della logica spartitoria e di lottizzazione dei posti.







Ho letto l’accorato appello della Dottoressa Francesca Gallinaro contro la chiusura dell’Azienda Speciale, deve anch’essa, però, fare un mea culpa e riconoscere i suoi errori. Come poteva pensare di andare avanti con il Comune che non erogava i trasferimenti? Come pensava di coprire i debiti che man mano si andavano accumulando? Con le assicurazioni degli amici politici del PDL? Non pensa di aver aspettato troppo tempo o che magari ora è troppo tardi per iniziare a ribellarsi? Ha capito ora che le battaglie fatte in passato da S E L erano anticipatrici di una situazione che solo adesso è venuta alla luce del sole?







Certo è che andare ad una chiusura o ad una sorta di fallimento pilotato dell’Azienda Speciale nel contesto descritto, è SEMPLICEMENTE DA IRRESPONSABILI. Ma io sono fiducioso e spero che l’intera città vi stia guardando e vi condanni per quanto di male andrete a fare nei confronti di centinaia di famiglie che, o perderanno il posto di lavoro o non saranno assistite.







L’attività amministrativa è paralizzata da queste beghe di bassa lega, il Consiglio Comunale non si convoca da un mese, in quanto non si è in grado, al momento almeno, di garantire quella unità di coalizione da parte della maggioranza, tanto decantata sino ad oggi, e che si è manifestata in passato solo mettendo veti nei confronti delle proposte dell’opposizione.







Ora c’è da capire se la lotta tra singoli Consiglieri Comunali, per l’assunzione di questo figlio o l’altro, a discapito di uno o dell’altro e le conseguenti lacerazioni che sta comportando verranno riassorbite in tempo utile, e cioè prima che arrivi nuovamente in Consiglio Comunale la discussione del bilancio preventivo stabilmente riequilibrato. Questo infatti è al vaglio del Ministero dell’Interno che deve approvarlo, ed il viaggio dei re magi fatto l’altro ieri a Roma presso detto Ministero pare che non ha dato i risultati sperati.







Infatti, come può un bilancio passare liscio al vaglio del Ministero, quando ha carenze macroscopiche ed evidenti e con l’aggravante di essere stati anche rilevati ed evidenziati dal collegio dei sindaci revisori nella loro relazione, i quali dicono:







Il piano triennale di rientro è un colabrodo e va rifatto.







I trasferimenti previsti dal Comune all’Azienda Speciale non corrispondono a quelli messi nel bilancio dell’Azienda stessa, C’è UNA DIFFERENZA DI 1.200.000 Euro circa ed invita il Comune e l’Azienda Speciale a mettersi d’accordo.







Il patto di stabilità prevede un calcolo sull’occupazione in cui vanno inclusi anche i dipendenti delle società partecipate, e nel caso specifico questo non è stato fatto, tanto che da una situazione di esuberi, si passa addirittura ad un piano triennale di assunzioni, senza logica e senza obiettivi di miglioramento della macchina amministrativa, magari sono stati individuati in virtù di titoli di studio o referenze possedute da amici o amici degli amici che sempre amici nostri sono, e che magari stanno aspettando il rispetto degli impegni assunti in campagna elettorale.







Di fronte a questo mare di guai per la città, arriva un’altra velina dell’Assessore Marcuzzi che ci dice che tutto va bene che si stanno facendo opere pubbliche e che tutto fila liscio.







Domandiamo a Marcuzzi, perché non dici alla città che i soldi stanziati dalla Regione per la ristrutturazione del Viale Circe sono sola la metà di quelli necessari e che non si sa quando arriveranno gli altri?







Ma non doveva essere già dallo scorso Novembre pronto lo spostamento del mercato settimanale da Viale Europa?







Perché non dice alla città che quando si sposterà il polo dei trasporti, sia urbano che extra urbano alla stazione, questo avverrà senza integrare la zona di nuove strade e tutto dovrà essere assorbito dalla viabilità e dai parcheggi ora esistenti, con l’aggravante che quella zona, calcatore, ogni giorno che passa va ad essere con maggiore intensità abitativa?







Come può l’attuale sistema viario, già intasato reggere il trasferimento del polo dei trasporti?







Sarebbe ora ed opportuno che qualcuno prendesse seriamente in considerazione l’idea di mandare tutti a casa.







Il Consigliere Comunale



Vittorio Marzullo

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